Astrazeneca, 2.400 persone vaccinate con il lotto ritirato

Astrazeneca, 2.400 persone vaccinate con il lotto ritirato
IL CASO Sono 2.400 le dosi somministrate nel territorio pontino...

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IL CASO

Sono 2.400 le dosi somministrate nel territorio pontino appartenenti al lotto ABV2856 di vaccino Astrazeneca sospeso ieri dall'Aifa. I flaconi del vaccino anti Covid dell'azienda biofarmaceutica anglo-svedese, riconducibili al lotto in questione, erano stati consegnati alla Asl di Latina il 9 febbraio scorso ed erano stati distribuiti nei centri di somministrazione allestiti presso l'ospedale di Terracina e il centro sociale Vittorio Veneto di Latina, nonché affidati ad apposite unità mobili per le vaccinazioni delle forze dell'ordine. A ricevere a Latina e in provincia il vaccino della partita, ieri sospesa dall'Aifa a seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi in concomitanza temporale con la somministrazione delle dosi, sono state 2.400 persone appartenenti a diverse categorie. Si tratta principalmente del personale scolastico e universitario, dei sanitari di libera professione, dei volontari di Protezione civile e degli uomini e delle donne delle forze di polizia, in gran parte appartenenti a Carabinieri e Guardia di Finanza. Le dosi del lotto ABV2856 sono state somministrate dal 15 al 24 febbraio. Un arco di tempo che avrebbe escluso il coinvolgimento di gran parte degli agenti della Polizia di Stato che a Latina hanno iniziato a ricevere il vaccino soltanto nei giorni successivi. Ieri pomeriggio il Nas di Latina ha effettuato sopralluoghi per escludere che vi fossero giacenze del lotto di medicinale sospeso, per il quale è previsto il ritiro. Ma non c'è stato alcun sequestro, poiché del lotto sospeso erano state consumate tutte le dosi. I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità hanno tuttavia acquisito la documentazione relativa alla consegna e distribuzione del vaccino. L'Aifa La disposizione di divieto di utilizzo del lotto da parte dell'Aifa, su tutto il territorio nazionale, è giunta a poche ore di distanza dalla sospensione del farmaco da parte del Governo danese sulla base di un possibile effetto collaterale grave sotto forma di coaguli di sangue. L'agenzia italiana ha subito chiarito però che al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi. L'Aifa in queste ore sta svolgendo tutte le verifiche del caso, acquisendo documentazioni cliniche in stretta collaborazione con i Nas e le autorità competenti. I campioni di tale lotto verranno analizzati dall'Istituto Superiore di Sanità. La sospensione del lotto costituisce una disposizione precauzionale e l'Aifa si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l'Ema, agenzia del farmaco europea. La Asl Ieri sera rassicurazioni sono giunte anche dalla Asl di Latina. In particolare Loreto Bevilacqua, responsabile della campagna vaccinale della Asl, ha voluto sottolineare che «sono ormai trascorse due settimane dall'ultima vaccinazione effettuata con il lotto ABV2856 senza alcuna segnalazione di reazione avversa. Quindi in ogni caso non c'è ragione di preoccuparsi. L'Aifa sta effettuando tutti gli approfondimenti del caso e non c'è, al momento, alcuna evidenza di un nesso di causalità tra gli eventi avversi segnalati e la vaccinazione».

Rita Cammarone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero