Armi da distruggere dopo 40 anni, incarico all'Esercito

Armi da distruggere dopo 40 anni, incarico all'Esercito
40 anni, e non sapere quale ente si debba occupare della distruzione di armi un tempo sequestrate, poi dissequestrate ma non reclamate, e rimaste quindi in custodia per quasi...

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40 anni, e non sapere quale ente si debba occupare della distruzione di armi un tempo sequestrate, poi dissequestrate ma non reclamate, e rimaste quindi in custodia per quasi mezzo secolo. Accade a Latina, dove la Provincia decide sia giunto ormai il tempo di eliminare armi che un tempo furono sequestrate dalla Polizia provinciale. Emerge da un decreto del presidente dell'ente di via Costa, Carlo Medici, che ha approvato la procedura di distruzione delle armi: «Presso il Comando della Polizia provinciale sono custoditi in armeria 14 fucili, oggetto di sequestri effettuati tra la fine degli anni '70 e la fine degli anni '80, oggetto poi di dissequestro con relativa comunicazione di restituzione agli aventi diritto». Solo che gli aventi diritto non hanno risposto, nonostante «vari tentativi esperiti negli anni per la restituzione». Nel 2019, la Provincia chiede al Presidente del Tribunale l'autorizzazione alla distruzione, ma «la stessa veniva restituita, attraverso l'ufficio Corpi di reato, in quanto dichiaratosi non competente». Nel marzo scorso infine, analoga richiesta viene presentata alla Prefettura, al fine di individuare l'autorità competente, «a tutt'oggi senza riscontro». Alla fine, è il presidente Medici a approvare la distruzione delle armi, che avverrà «presso i centri autorizzati dell'Esercito italiano».


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Il Messaggero