Papa Francesco scrive: «Cara Luisa, grazie per l'aiuto ai senzatetto»

Papa Francesco scrive: «Cara Luisa, grazie per l'aiuto ai senzatetto»
 Mai avrebbe pensato che papa Francesco rispondesse a una sua lettera. Luisa Russo ha 31 anni e da quando nel 2016 si è trasferita da Aprilia a Madrid con il compagno...

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 Mai avrebbe pensato che papa Francesco rispondesse a una sua lettera. Luisa Russo ha 31 anni e da quando nel 2016 si è trasferita da Aprilia a Madrid con il compagno Pietro Esposito si occupa del Cedia, il centro informazione e accoglienza della Caritas spagnola che garantisce ai senza fissa dimora uno spazio di riferimento fisico aperto giorno e notte. Il centro è composto da un gruppo di lavoro di 23 tecnici professionisti che si alternano in turni diversi per poter servire le persone in qualsiasi momento. Luisa, assistente sociale specializzatasi ad Aprilia ed esperta del linguaggio dei segni, tra le tante attività sociali organizzate ha pensato all'iniziativa Immagina di scrivere al papa. Ha coinvolto otto persone tra i 34 e i 50 anni, insieme hanno messo nero su bianco i sogni, le sensazioni e le paure di vivere ai margini della società. «Sono uscite fuori storie incredibili, a dimostrazione che la strada ti toglie la dignità ma non la voglia di sperare in un futuro migliore racconta Luisa Mi sono limitata a raccogliere i loro pensieri e li ho voluti inviare a papa Francesco: gli ho scritto che provenivo da Aprilia, città che si trova nella diocesi di Albano, e che con Caritas sto lavorando per i senzatetto, dando loro l'opportunità di sentirsi parte di un progetto. Per scrivere ho usato la lingua italiana: ero troppo emozionata e temevo di non riuscire a esprimere le mie sensazioni usando lo spagnolo».

Voglio condividere quello che facciamo, le paure e l'illusione che mettiamo in campo, ma soprattutto voglio parlarti di loro, di quei mille volti che il mio cuore cercava e che ora hanno la possibilità di raggiungerti, ha scritto Luisa al pontefice, facendogli recapitare la lettera tramite don Andrea Conocchia, parroco di Torvaianica. Non so se la leggerà mai, ha scritto Borja, senza tetto di 34 anni, ma dentro di me cuore è nata la necessità di raccontargli la gioia che il ritrovare il Signore mi ha ridato. Martedì mattina la sorpresa aprendo la posta. Cara Luisa, grazie mille per la tua lettera. Mi ha fatto molto bene! Grazie per tutto quello che fai, porgi i miei saluti ai tuoi colleghi: le parole sono di Francesco, scritte di suo pugno in italiano, nominando uno a uno i senza fissa dimora citati nella lettera di Luisa. Dite loro che gli sono vicino, che prego per loro. Poi ha nominato tutta l'equipe di cui fa parte Luisa: Li ringrazio per tutto il lavoro che fanno. Infine, il saluto diretto a Luisa: Andate avanti, io prego per te; per favore fallo per me. Fraternamente, Francesco. «Ancora non ci credo racconta una emozionatissima Luisa le persone coinvolte in questo progetto hanno pianto di gioia, si sono sentite ascoltate e considerate, forse per la prima volta in vita loro, e per giunta da uno degli uomini più importanti del mondo. Il papa ha dato loro un motivo in più per continuare a credere nel futuro, ad avere aspirazioni, a sognare un lavoro. Ad avere speranza».


Stefano Cortelletti
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Il Messaggero