LEGGE REGIONALEApprovata in Consiglio regionale la legge sulle botteghe e le attività storiche e stanziati due milioni e 400.000 euro per il biennio 2022-2023. «Una legge...
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Approvata in Consiglio regionale la legge sulle botteghe e le attività storiche e stanziati due milioni e 400.000 euro per il biennio 2022-2023. «Una legge importante, che vuole salvaguardare attività importanti non soltanto dal punto di vista commerciale, ma anche perché caratterizzano il tessuto sociale e culturale delle nostre città», aveva detto Marta Leonori (Pd) nella seduta del primo dicembre scorso, quando la presidente del gruppo Pd aveva illustrato in aula la proposta di legge di cui è la prima firmataria. Il provvedimento si compone di 13 articoli, alcuni dei quali sono stati modificati da emendamenti approvati ieri in aula, anche con riformulazioni proposte dall'assessore allo sviluppo economico, Paolo Orneli.
La finalità della legge è promuovere, anche in collaborazione con i comuni e mediante particolari forme di sostegno, iniziative volte alla valorizzazione e salvaguardia delle botteghe e delle attività storiche. Vengono definite ovviamente le attività che rientrano nella categoria ed è previsto che i Comuni effettuino un censimento entro sei mesi dall'entrata in vigore del regolamento regionale di attuazione. Sulla base del censimento la Regione istituirà l'Elenco regionale che attribuisce agli iscritti la qualifica, l'attestazione e un logo di riconoscimento. Sono previsti una serie di interventi per la salvaguardia e la valorizzazione delle botteghe ed è previsto che anche i mercati e le fiere di valenza storica possono essere iscritti.
In provincia, Bassiano è stato un precursore da questo punto di vista, nell'agosto del 2020 ha deciso infatti di riaprire le porte delle botteghe del borgo medievale ad artigiani locali in modo da poterli vedere all'opera nella creazione di vetrate artistiche, strumenti musicali, e oggetti prodotti dalla lavorazione del metallo e del legno. Un'opportunità di sviluppo economico e sociale. Del resto il sindaco Domenico Guidi è da anni impegnato nella valorizzazione del paese e delle tradizioni locali, l'idea è stata proprio quella di tentare di recuperare quei mestieri che custodiscono la sapienza d'altri tempi.
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Il Messaggero