Ostia, 400 senza mascherina: chiuso il “Village” sul mare

Ostia, 400 senza mascherina: chiuso il “Village” sul mare
Chiusa la discoteca Village, sul lungomare Paolo Toscanelli a Ostia. Il provvedimento è stato adottato la notte tra venerdì e ieri dai carabinieri della stazione del...

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Chiusa la discoteca Village, sul lungomare Paolo Toscanelli a Ostia. Il provvedimento è stato adottato la notte tra venerdì e ieri dai carabinieri della stazione del Lido insieme agli agenti della polizia locale di Roma Capitale. Durante i controlli, partiti a metà agosto nei locali della movida lidense, gli investigatori hanno accertato violazioni alle norme anti contagio, oltre alla carenza di alcune autorizzazioni. Carabinieri e polizia urbana hanno trovato una postazione dj, simile a quelle nelle discoteche la cui attività non è ancora consentita, e circa quattrocento persone che ballavano senza indossare la mascherina e senza mantenere la distanza di sicurezza. Tutte violazioni che hanno fatto scattare la chiusura del locale per cinque giorni. Uno dei titolari della società affidataria dell’attività di somministrazione presso il Village, è stato denunciato a piede libero per esercizio di attività di pubblico intrattenimento e spettacolo in assenza delle autorizzazioni. Contestata inoltre la vendita di bevande e alimenti senza alcun nulla osta. Gli investigatori hanno multato il locale per quasi settemila euro. La discoteca era già stata sanzionata nei giorni scorsi.

LA CONCESSIONE

La concessione del Village, stabilimento balneare e discoteca, venne confiscata anni fa e da allora è passata sotto l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità. Quella della notte scorsa è solo l’ultima, la quarta, di una serie di chiusure dei locali della movida di Ostia. Domenica scorsa era toccato al Tibidabo Village in lungomare Caio Duilio, dove carabinieri e agenti urbani, prima infiltrati in borghese poi in divisa, avevano trovato circa trecento persone a ballare, nonostante i divieti. Anche per il Tibidabo era scattata la chiusura per cinque giorni. La notte prima, il 28 agosto, era stata la volta della discoteca Shilling, in piazzale Cristoforo Colombo, dove la polizia locale di Roma Capitale e gli agenti della Polizia di Stato avevano verificato attività di discoteca non autorizzata, assembramenti – trovate circa 400 persone a scatenarsi - e mancato uso delle mascherine, oltre alla vendita di alcolici ai minorenni. Immediata era scattata la chiusura del locale per i canonici cinque giorni. Un provvedimento contestato dal titolare della struttura che aveva specificato come il locale sarebbe autorizzato a contenere fino a duemila e cinquecento persone, mentre quella sera ne erano presenti solo quattrocento. 

I DIVIETI

La prima chiusura risale al 22 agosto scorso quando al termine di un blitz di polizia urbana e Polizia di Stato avevano bloccato l’attività del Kursaal Sunset, la discoteca a ridosso del famoso stabilimento balneare, in lungomare Lutazio Catulo. Violazione delle norme anti assembramento, le contestazioni fatte dagli investigatori alla struttura chiusa per cinque giorni. Dai riscontri era emerso che fossero presenti circa duemila e cinquecento clienti sebbene ne avesse segnalate solo duecento trenta. Prima ancora a luglio scorso, i carabinieri avevano chiuso il chiosco Hakuna Matata in piazza dei Canotti, dopo i vari interventi dei militari per una rissa e dopo le tante lamentele dei cittadini. Come per il Village, anche l’Hakuna Matata è in amministrazione giudiziaria e affidato al tribunale per i beni confiscati alla criminalità. 

 

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Il Messaggero