Fiumicino, il Comune non svuota i bidoni: anche a fine estate spiagge piene di rifiuti

Fiumicino, il Comune non svuota i bidoni: anche a fine estate spiagge piene di rifiuti
Sulle spiagge di Fiumicino e Focene insistono ancora tanti cumuli di rifiuti, nonostante l’estate volga al termine e l’affluenza di turisti sia diminuita. A una...

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Sulle spiagge di Fiumicino e Focene insistono ancora tanti cumuli di rifiuti, nonostante l’estate volga al termine e l’affluenza di turisti sia diminuita. A una settimana dalla chiusura della stagione balneare, continua a rivelarsi inadeguata la frequenza con cui viene raccolta l’immondizia all’interno dei quattro cestoni delle isole ecologiche adibite alla differenziata. È stata il “leitmotiv” della bella stagione, che sta per tramontare assieme alla carente vagliatura della sabbia sulle spiagge gestite dal Comune, la cui cura dell’arenile anche quest’anno ha deluso le aspettative degli operatori e non solo per colpa del Covid. L’amministrazione si difende attribuendo la responsabilità degli enormi cumuli, presenti nel perimetro delle eco-isole, ai residenti che non fanno il “porta a porta” e la notte depositano i sacchetti attorno ai cassoni sull’arenile. Ma se così fosse, ci si domanda perché non si sia mai attivata per una serie di controlli contro gli “sporcaccioni”. Resta il fatto che si dovrebbe dotare il lungomare della Salute, soprattutto davanti alle case popolari, di trespoli per i rifiuti, assenti, invece, sui marciapiedi. L’assenza di contenitori è tra le cause di tanta immondizia che si ammassa sotto il muretto tra l’arenile e la litoranea, dove la sera si ritrovano abitualmente comitive di giovani. Diventa dunque scontato per le nuove generazioni abbandonare bicchieri e soprattutto bottiglie sulla sabbia, atteggiamento deprecabile, ma amplificato dalla difficoltà di imbattersi in raccoglitori. La carenza di controlli finisce sul banco degli imputati e riguarda anche quei pescatori sportivi che affollano le scogliere artificiali in spiaggia, tra l’indifferenza di chi dovrebbe impedire questo tipo di attività. L’ordinanza del sindaco in merito è chiara e ribadisce l’assoluto divieto di «esercitare la pesca con canna e lenza dalla riva». Anche qui, raramente si sono visti controlli. U
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Il Messaggero