BUDAPEST - Al sesto assalto stagionale, Yvan Muller è tornato sul podio del World Touring Car Championship. L'ex iridato della Citroèn si è dovuto...
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Le Citroèn erano state più veloci in pista, ma i giudici hanno rilevato una infrazione di Mehdi Bennani penalizzando così la scuderia francese, finita seconda. Al terzo posto la Lada, anch'essa appesantita con mezzo minuto (errore di Hugo Valente). Bennani, il marocchino del Team Sèbastien Loeb, si è imposto nell'Opening Race. La prova è stata condizionata dalle scelte delle gomme: i piloti che lottano per il mondiale hanno scelto le slick. Sbagliando. Per il nordafricano, quello sull'Hungaroring è stato il secondo successo in carriera nel WTCC. Alle sue spalle, il compagno di squadra Tom Chilton (sempre su Citroèn C-Elisèe) risalito dalla decima posizione e Nick Catsburg (Lada Vesta). Quarto lo svedese Fredrik Ekblom (Volvo S60 Polestar): è il miglior risultato della scuderia scandinava in questo scorcio iniziale di stagione (ribadito nel Main Race dal collega Thed Bjòrk). L'italiano Gabriele Tarquini si è classificato quinto: tre Lada fra le prime sei auto.
A secco i "big": Monteiro (Honda Civic) dodicesimo, Muller tredicesimo e Lòpez quattordicesimo. Nella classifica piloti, sia Lòpez sia Monteiro, i primi due delle generale, sono andati a punti solo nella qualifica e nel Main Race. L'argentino ha guadagnato 13 lunghezze sul portoghese: Pechito ha raggiunto quota 106, mentre il lusitano è salito a 94. Più staccato Huff (60). Deluso il campione di casa Norbert Michelisz, che ha raccolto appena un punto in tutto il week end spimgendosi a 53. Nella graduatoria riservata ai privati (il WTCC Trophy), Bennani che è terzo assoluto con 77 punti ha scavato il vuoto. Adesso che sono scomparse le compensazioni, fra i costruttori Citroèn ha allungato: i 22 punti di vantaggio dopo le prove in Slovacchia sono diventati 40. La squadra francese salita a 263, mentre Honda è arrivata a 223. Lada è distante (155) e Volvo lontanissima (66). Prossimo appuntamento, il quarto della stagione 2016, in Marocco, tra il 6 e l'8 maggio.
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Il Messaggero