WRC, Toyota conferma Lappi al volante della Yaris per il resto del mondiale

Esapekka Lappi al volante della Toyota Yaris
COLONIA – Una gara che vale la stagione. Il risultato ottenuto al Rally di Sardegna, seconda apparizione di Esapekka Lappi nel Wrc1, è valso il passaporto per il...

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COLONIA – Una gara che vale la stagione. Il risultato ottenuto al Rally di Sardegna, seconda apparizione di Esapekka Lappi nel Wrc1, è valso il passaporto per il resto del mondiale. Decimo in Portogallo, per il cui esordio ha dovuto pazientare parecchio, anche perché nel frattempo si erano sparse voci circa il possibile ingaggio del norvegese Andreas Mikkelsen, Lappi è stato protagonista assoluto nella prova italiana.


«D'ora in poi sarà sempre in auto a guiderà in ogni rally. Così deve essere», ha confermato Tommi Mäkinen, l'ex fuoriclasse della specialità ora a capo della scuderia giapponese che opera tra Germania e Finlandia. Prima dell'avvio del campionato, il team Gazoo Toyota Racing aveva solo anticipato l'intenzione di schierare una terza vettura. Ma i contorni dell'operazione non erano chiari. I risultati non esaltanti di Juho Hänninen, che si era occupato della messa a punto della vettura, hanno indubbiamente favorito il 26enne ex campione del Wrc2.

In Sardegna Lappi ha vinto addirittura 5 cronometrate più il powerstage grazie al quale ha conquistato 17 punti, che sommati ai 3 ottenuti in Portagllo porta a 20 il suo bottino, appena 9 lunghezze in meno rispetto a Hänninen, che però ha corso tutti e sette i rally in calendario. Una prova di maturità, insomma. Naturalmente da confermare. Per il momento si è guadagnato la partecipazione a tutte le restanti prove del mondiale.

«Sono sorpreso della velocità con cui Esapekka ha preso confidenza con l'auto – spiega Mäkinen – perché solitamente serve un intero anno di esperienza, mentre è salito in macchina e si è trovato subito bene». A giudizio dell'ex campione del mondo il 26enne ha «un potenziale enorme» e, soprattutto, «non trascorrerà molto tempo fino a quando lo vedremo sul podio». Un esordiente (nel Wrc1) già competitivo a beneficio dello spettacolo. «Ho imparato a conoscere l'auto su rally lenti, ma adesso devo abituarmi alle alte velocità», sintetizza Lappi.
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Il Messaggero