Toto Wolff e gli elogi a Hamilton: «È come Schumacher. La Mercedes? Vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto»

Il team principal Mercedes: "Non ho mai visto prima uno sportivo professionista così capace di gestire le situazioni"

Toto Wolff e gli elogi a Hamilton: «È come Schumacher. La Mercedes? Vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto»
Al broadcast della F1 Beyond the Grid, Toto Wolff, team principal Mercedes, ha parlato di Lewis Hamilton e del campionato 2023: "Per Lewis è stata una stagione...

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Al broadcast della F1 Beyond the Grid, Toto Wolff, team principal Mercedes, ha parlato di Lewis Hamilton e del campionato 2023: "Per Lewis è stata una stagione estremamente dura perché gli abbiamo dato una monoposto che non era in grado di vincere. Inoltre, i piloti avevano una macchina imprevedibile, instabile, competitiva a volte, non buona in altre, non qualcosa con cui puoi lavorare e sviluppare. Ma come personalità, il modo in cui Lewis ha attraversato la stagione, è davvero ammirevole. Ci sono stati momenti in cui la squadra si è sentita depressa a causa delle mancate prestazioni ed è stato in quel momento difficile che lui le ha motivate, e questo è stato incredibile".



Quando un giorno Hamilton, il cui contratto scadrà alla fine del 2023, deciderà di ritirarsi dalle corse, Wolff non nasconde che lo vede bene in un ruolo di dirigente del team Mercedes: “Direi di sì. Ovviamente già ora c'è il suo coinvolgimento nello sviluppo della macchina e la sua presenza in fabbrica è motivante e costante, ma penso che nei fine settimana di gara sia diventato una figura sempre più importante. Forse e un po' come Michael Schumacher ai tempi della Ferrari e anche quando era con noi, o penso a Tom Brady nelle squadre di football americano, sportivi che diventano più di un semplice giocatore o pilota. Sei emotivamente parte della squadra, e lui sicuramente lo è. Lewis è con noi da dieci anni, è un membro del team".



A sorpresa, Wolff non è molto ottimista riguardo la competitività della Mercedes nel prossimo campionato: "Vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto. La Red Bull è stata dominante durante l'ultima stagione, altrimenti non avrebbe vinto 17 gare. Sarà molto difficile avere un percorso di sviluppo più veloce del loro e di quello della Ferrari. Il nostro problema quest'anno? Fondamentalmente non si trattava di una mancanza di downforce, ma di una difficoltà nel far funzionare il downforce sulla vettura. I nostri valori interni si incentrano sul senso di responsabilità e sul non colpevolizzare qualcuno in particolare. Credo che con i nostri apprendimenti, le qualità della squadra e la cultura del non lamentarsi mai torneremo più forti il prossimo anno, ma non è scontato". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero