BRUXELLES - Via libera finale da parte dell'Europarlamento a una commissione d'inchiesta sullo scandalo Volkswagen. La proposta è stata approvata dalla plenaria di...
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In particolare, la neo commissione d'inchiesta dovrà indagare se la Commissione Ue non ha verificato i cicli di prova utilizzati, se insieme ai 28 non abbia adottato misure appropriate per sorvegliare l'applicazione dell'esplicito divieto sui software truccati, e i ritardi nell'introdurre i test in condizioni reali di guida. Nel mirino anche le mancate sanzioni per le violazioni ai costruttori auto da parte degli stati membri. Infine dovrà essere verificato se Commissione e stati membri avevano già le prove dell'uso dei meccanismi di manipolazione del livello delle emissioni prima dello scoppio del Dieselgate il 18 settembre.
"La Commissione Europea è più che pronta a lavorare con la commissione d'inchiesta" dell'Europarlamento, ha dichiarato la portavoce della commissaria al mercato interno Elzbieta Bienkowska, ricordando però che è responsabilità degli stati membri la verifica del rispetto delle regole Ue che vietano le "defeat devices". Bruxelles, ha quindi nuovamente sottolineato la portavoce, ha "intrapreso azioni determinate per introdurre test sulle emissioni più rigorosi" e, "all'inizio dell'anno nuovo, presenteremo proposte per migliorare il sistema complessivo" delle motorizzazioni e delle loro autorizzazioni "che consente alle auto di essere immesse sul mercato". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero