Volvo, dopo il salva pedone e ciclista arriva la frenata automatica anti canguro

Il tipico paesaggio australiano
SYDNEY- Dopo il sistema automatico anticollisione per pedoni e quello per ciclisti sta per arrivare il primo dispositivo di frenata automatica «anti canguro». Per metterlo a...

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SYDNEY- Dopo il sistema automatico anticollisione per pedoni e quello per ciclisti sta per arrivare il primo dispositivo di frenata automatica «anti canguro». Per metterlo a punto Volvo ha inviato dall'altra parte del mondo una XC90 laboratorio e un team di studiosi guidato dal ricercatore Aly Hedayati.


I test sono stati programmati nella riserva naturale di Tidbinbilla, vicino a Canberra. Il sistema rappresenta un'evoluzione del City Safety montato sulle vetture di ultima generazione prodotte a Goteborg, che controlla il movimento di auto, ciclisti, pedoni e animali e in caso di necessità comanda una frenata automatica in 0.05 secondi, contro gli 1,2 secondi necessari a una reazione umana. Il «kangaroo detection» per funzionare sfrutta una telecamera ad alta definizione e un radar.

Il nuovo dispositivo punta a porre una soluzione a quello che in Australia è un serio problema per la sicurezza stradale e per l'ambiente. Ogni anno, infatti, secondo gli studi della “National Roads & Motorists” Association (NRMA) sono oltre i 20.000 i canguri investiti dalle auto. Oltre a causare spesso la morte dei marsupiali, gli scontri provocano feriti e decessi anche tra gli occupanti dei veicoli. È stato calcolato che il solo costo economico relativo agli indennizzi assicurativi sia di circa 75 milioni di dollari all'anno, circa 50 milioni di euro.

Il progetto, che è anche un capitolo essenziale di ricerca per poter sviluppare l'auto senza conducente nel Nuovo Continente, ha come obiettivo la registrazione e l'elaborazione degli schemi comportamentali dei canguri. Questi marsupiali sono abituati a riposare a bordo strada e ad attraversarla all'improvviso con azioni spesso imprevedibili per i guidatori, che diventano estremamente pericolose nella marcia ad andatura autostradale. I filmati e i dati raccolti dal team svedese saranno analizzati a Goteborg per sviluppare il primo sistema al mondo di «kangaroo detection» con frenata di emergenza.

«I canguri sono più piccoli, il loro comportamento è più imprevedibile, e sono difficili da evitare», ha detto l'ingegnere capo della Volvo per la sicurezza, Martin Magnusson, al quotidiano The Australian. «Per questo è importante testare e calibrare la nostra tecnologia su canguri veri nel loro ambiente naturale», ha aggiunto. Prevedere i movimenti dei canguri è difficile, ma non impossibile. La chiave consiste nel valutare rapidamente se una collisione è imminente in base ai movimenti del marsupiale e aggiustare di conseguenza la velocità: potrebbe essere sufficientemente rallentare piuttosto che inchiodare i freni.

La tecnologia impiegherà radar di medio e di lungo raggio e una cinepresa ad alta risoluzione. La prima fase consiste nel riconoscere un canguro dalla forma e dal comportamento. Il sistema poi potrà monitorare i suoi movimenti. «Se il sistema scopre che vi è un rischio imminente di collisione, avvertirà il guidatore e allo stesso tempo azionerà i freni. Poi si può avere una riduzione appropriata di velocità in mezzo secondo», ha spiegato.


«Se la nostra tecnologia per il monitoraggio dei pedoni è tarata per un uso cittadino, la nostra ricerca sul “kangaroo detection” aiuterà a sviluppare i sistemi predittivi di sicurezza da utilizzare in autostrada e nella marcia veloce: i canguri infatti - ha aggiunto Magnusson - sono animali rapidi e imprevedibili, difficili da monitorare, ma pensiamo di farcela e di essere in grado di raffinare la nostra tecnologia per tenerli sotto controllo ed evitare collisioni sulle highway australiane. Questi studi si aggiungono a quelli che abbiamo già effettuato in Svezia su renne e mucche, che però sono animali meno imprevedibili».


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Il Messaggero