GÖTEBORG – Volvo Cars ha ufficializzato i dati di vendita del primo trimestre dell'anno e gli effetti del coronavirus sono evidenti. La contrazione dei volumi tra gennaio e...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel primo trimestre il costruttore scandinavo ha consegnato poco meno di 132.000 auto, 131.889 per la precisione, 46.395 delle quali in marzo. I mercati più deboli sono quelli dell'Europa (per marzo si stima una contrazione del 65%) e degli Stati Uniti, mentre in Cina Volvo Cars rileva «segnali di recupero»: «Le presenze nelle concessionarie continuano ad aumentare», si legge in una nota.
Il dato europeo (53% dei volumi totali, un anno fa erano i due terzi) è quasi sovrapponibile a quello planetario di Volvo Cars: -35% lo scorso mese (24.258 esemplari) e -18,5% dall'inizio dell'anno (70.510). In Cina, dove ha anche riaperto i suoi 4 impianti produttivi, ha ceduto “solo” il 16,2% in marzo ed è a -30,5% nel trimestre. Negli Stati Uniti è crollata in marzo del 42,7%, ma ha contenuto la flessione all'11,7% nel 2020.
La top seller del trimestre è stata la Xc60, peraltro immatricolati in circa 10.000 esemplari in meno rispetto allo stesso periodo del 2019: 36.930 contro 46.259. La Xc40 (disponibile in variante Recharge, sia come full electric sia come plug-in) è addirittura cresciuta, anche se decisamente meno rispetto alle proprie potenzialità. Dall'inizio dell'anno è stata consegnata in 34.268 unità, oltre 5.000 in più a confronto del primo trimestre dello scorso anno. Al terzo posto la Xc40 con 18.327 pezzi (quasi 4.000 esemplari in meno). L'incidenza dei Suv è passata dal 60,3% del 2019 al 67,9% del 2020. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero