Volkswagen, il Ceo Muller annuncia il raddoppio degli investimenti negli Stati Uniti

Mueller ha ancora una volta chiesto scusa per lo scandalo Dieselgate sulle emissioni truccate
DETROIT - Il gruppo Volkswagen mantiene i progetti di espansione in Nordamerica e annuncia un raddoppio degli investimenti. Parlando in occasione dell'incontro con la stampa...

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DETROIT - Il gruppo Volkswagen mantiene i progetti di espansione in Nordamerica e annuncia un raddoppio degli investimenti. Parlando in occasione dell'incontro con la stampa alla vigilia dell'apertura ai media del Salone dell'Auto di Detroit, Matthias Mueller, ceo della casa tedesca dallo scorso settembre, ha reso noto che, in aggiunta al previsto investimento di oltre un miliardo di dollari, allo stabilimento di Chattanooga (Tennessee) andranno altri 900 milioni per la produzione di un Suv di media cilindrata che dovrebbe iniziare entro la fine di quest'anno e grazie alla quale Vw creerà circa 2mila nuovi posti di lavoro negli Usa. Mueller ha poi ancora una volta chiesto scusa per lo scandalo Dieselgate sulle emissioni truccate.


”Mi dispiace molto e mi scuso per quanto successo. Capisco perfettamente la gravità della questione. Sappiamo di aver deluso profondamente i nostri clienti, il Governo e l'opinione pubblica americana. Il nostro impegno è recuperare credibilità e dimostrare che questo gruppo produce grandi macchine e possiede una tecnologia innovativa. Siamo assolutamente convinti di dover porre rimedio a quanto successo”.

”Le soluzioni tecniche per l'Europa sono pronte - ha proseguito Mueller - e la loro attuazione dovrebbe iniziare questo mese. Stiamo lavorando intensamente alle soluzioni per i clienti americani”. Mueller ha rilevato che la casa tedesca ha in corso un dialogo ”costruttivo” con le autorità americane per la tutela ambientale dell'Epa e della Carb (California Air Resources Board) e che i piani con le relative soluzioni saranno presentati non appena ricevuta l'approvazione delle autorità, mentre ha espresso ”soddisfazione, viste le recenti turbolenze,” quanto all'andamento delle consegne del gruppo nel 2015, pari a 9,93 milioni di unità (-2% sul 2014).

In particolare negli Usa la crescita era pari all'1,2% a 607.100 grazie al contributo positivo di Audi e Porsche. Nell'ambito della presenza del gruppo tedesco in Nordamerica, Mueller ha indicato che in Messico, a San Josè, la produzione dell'Audi A5 inizierà, come previsto, in primavera, e che l'anno scorso Porsche Cars North America ha aperto il suo nuovo quartier generale americano e il centro Customer Experience ad Atlanta, in Georgia, con un investimento da 100 milioni di dollari. Un altro elemento della strategia nordamericana di Vw è la versione lunga della nuova Tiguan, che dovrebbe iniziare ad uscire dalle linee di montaggio dello stabilimento messicano di Puebla nel 2017. Mueller ha ammesso che Vw ”deve migliorare sensibilmente la propria comprensione degli Usa”, ma che dopo la crisi seguita al Dieselgate il gruppo assisterà a un sensibile riallineamento a livello di struttura e cultura.


La nuova strategia sarà presentata a metà 2016 e fornirà risposte alle maggiori sfide dell'industria dell'auto. L'obiettivo della casa di Wolfsburg, ha concluso Mueller, ”è aiutare a forgiare il futuro della mobilità e a ciò contribuirà una grande iniziativa a livello di digitalizzazione. Il gruppo lancerà in totale 20 vetture elettriche e ibridi plug-in entro il 2020. Vedo una grande opportunità per avviarci verso una nuova era di mobilità e creare una Volkswagen nuova e anche più forte”.
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Il Messaggero