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WOLFSBURG - Un'evoluzione raffinata e tecnologica capace di dar via ad un motore turbodiesel pulito e fluido.
Volkswagen punta sul propulsore 2.0 TDI, che grazie all'avanzata tecnologia di trattamento dei gas di scarico twin dosing, rispetta i severi limiti alle emissioni degli standard Euro 6d (obbligatori dal 1 gennaio 2021 per tutte le auto nuove).
''Il TDI da due litri rimane uno dei nostri motori più importanti - dichiara il Membro del Consiglio di Amministrazione Responsabile per lo Sviluppo Tecnico Frank Welsch - Si tratta di un'unità che viene utilizzata su molti modelli della Marca e del Gruppo Volkswagen. Per questa ragione, siamo costantemente impegnati nell'aggiornare al meglio questo motore di successo.
La sua versione più attuale, che rispetta gli standard di emissione Euro 6d, è a prova di futuro''. Il quattro cilindri Turbodiesel TDI da due litri identificato dalla sigla EA288 ha fatto il suo debutto nel 2012. Sei anni dopo, ha ricevuto un notevole lavoro di sviluppo che gli ha fatto guadagnare il suffisso 'evo'. In sintesi, questa evoluzione ha comportato minori consumi, emissioni inferiori, maggiore silenziosità e migliore erogazione, oltre a più coppia e potenza. Il motore è stato anche predisposto all'integrazione con un sistema mild hybrid.
Per l'utilizzo sulla nuova Golf, nell'estate del 2019 il motore Turbodiesel da due litri ha ricevuto un ulteriore sviluppo tecnologico, con una variante di minore potenza che ha sostituito il precedente 1.6 TDI. Le specifiche di riferimento imponevano che il motore dovesse rispettare gli standard di emissione Euro 6d e allo stesso tempo avere un funzionamento più fluido e regolare. La Volkswagen ha adottato una strategia su due linee: misure di dettaglio per ottimizzare il processo di combustione e ridurre le emissioni grezze, oltre all'adozione della tecnologia twin dosing nel sistema di scarico che converte gran parte degli ossidi d'azoto (NOX) in sostanze innocue.
Le prestazioni del raffreddamento per il sistema di ricircolo dei gas di scarico a bassa pressione sono state migliorate del 25%: questo riduce la formazione di ossidi di azoto nella camera di combustione ai carichi elevati, quando si chiede al motore il massimo dell'erogazione. L'iniezione del carburante nella camera di combustione opera con una precisione elevata e costante grazie a un sensore che monitora la chiusura degli iniettori.
La Volkswagen ha sviluppato la tecnologia twin dosing per il trattamento dei gas di scarico.
Il Messaggero