WOLFSBURG - Anche gli immortali hanno bisogno di rinnovarsi per continuare a vivere e per stare sempre un passo avanti ai concorrenti, magari senza dare troppo nell’occhio....
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Di sostanza invece le novità per l’interfaccia uomo-macchina. Ora si può avere la strumentazione Active Info Display, ovvero tutta digitale e configurabile su schermo da 12,3 pollici, mentre la nuova generazione di sistemi infotelematici offre schermi da 6,5 a ben 9,2 pollici, tutte e 3 le forme di mirroring (MirrorLink, Android Auto e CarPlay) per i dispositivi esterni, la navigazione con Google Street View e Google Earth, i servizi online Guide&Inform e Security&Service e persino i comandi gestuali. Si possono solo sfogliare i menu con la mano, verso destra o verso sinistra, ma la Golf è comunque una delle prime auto in assoluto ad adottarli.
Anche la sicurezza sale di qualche gradino con il Pre Crash, che allerta tutti i sistemi di ritenuta in caso di pericolo, l’Emergency Assist, che arresta la vettura accostandola se il guidatore non reagisce, la frenata autonoma con riconoscimento dei pedoni e il jam assist, che in pratica guida da solo la vettura nel traffico fino a 60 km/h agendo attivamente su sterzo, freni ed acceleratore e integrando l’azione degli altri ausili alla guida. La Golf inoltre fa praticamente da sola quando bisogna entrare ed uscire da qualsiasi tipo di parcheggio o anche se occorre agganciarla ad un rimorchio. C’è parecchio da dire anche per i motori. La novità principale è il nuovo 1,5 litri a benzina da 150 cv con disattivazione selettiva dei cilindri o in versione a basso consumo BlueMotion da 130 cv, che funziona a ciclo Miller, ha la turbina a geometria variabile e si spegne in rilascio così da consumare 1 litro/100 km meno del precedente 1,4 litri. Merito anche dei nuovi cambi DSG a 7 rapporti che equipaggeranno anche i diesel e la GTI il cui 2 litri è stato potenziato a 230 cv e 245 cv nella versione Performance.
Confermate anche le versioni a trazione integrale, compresa la formidabile R la cui potenza dovrebbe superare i 300 cv attuali, la TGI a metano e la GTE ibrida plug-in da 204 cv che coniuga prestazioni (0-100 km/h in7,6 s.) e consumi (1,6-1,8 litri/100 km pari a 36-40 km di CO2). Consistente anche l’aggiornamento per la e-Golf elettrica: il motore passa da 85 kW a 100 kW, l’accelerazione da 0 a 100 km/h scende di un secondo e la velocità massima sale da 140 a 150 km/h, ma soprattutto l’autonomia cresce da 190 km a 300 km. Merito della nuova batteria al litio, la cui capacità passa da 24,2 kWh a 35,8 kWh pur mantenendo gli stessi ingombri e che, grazie al caricatore da 7,2 kW, permette di accorciare i tempi di ricarica a 6 ore. La Volkswagen Golf rinnovata arriverà tra febbraio e marzo e continuerà ad avere la propria casa a Wolfsburg mentre la e-Golf sarà costruita a Dresda, nella “Fabbrica di Vetro”, l’avveniristico stabilimento nato originariamente per l’ammiraglia Phaeton e che è destinato a diventare il “Center of Future Mobility” di Volkswagen.
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Il Messaggero