Volkswagen ID.4 è World Car of the Year 2021. Sul podio anche Toyota Yaris e la Honda e

Volkswagen ID.4 è World Car of the Year 2021
La Volkswagen ID.4 è World Car of the Year 2021. L’elettrica di Wolfsburg ha superato in finale la Toyota Yaris, già auto dell’anno in Europa, e la Honda...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La Volkswagen ID.4 è World Car of the Year 2021. L’elettrica di Wolfsburg ha superato in finale la Toyota Yaris, già auto dell’anno in Europa, e la Honda e. A causa delle restrizioni legate alla pandemia, quest’anno la cerimonia di premiazione della 17ª edizione dei World Car Awards si è svolta online su YouTube. Il premio conferito da una giuria internazionale composta da oltre 90 giornalisti dell’auto di 24 paesi verrà consegnato ufficialmente al prossimo Salone di New York. Quello vinto dalla ID.4 è il sesto titolo vinto ai World Car of the Year dopo Golf VII (2013), Up! (2011), Polo (2010) e Golf V (2009).

Come sempre, oltre all’auto dell’anno i World Car Awards hanno premiato altri quattro modelli all’interno di specifiche categorie: la Mercedes Classe S si è aggiudicata il titolo di World Luxury Car, la Porsche 911 quello di World Performance Car, mentre la Honda e è stata nominata World Urban Car e alla Land Rover Defender è andato il riconoscimento per lo stile (World Car Design of the Year). Nei giorni scorsi l’organizzazione aveva già indicato il personaggio dell’anno del 2021: Akio Toyoda, presidente del gruppo Toyota, è stato eletto World Car Person of the Year. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero