Volkswagen, entro il 2030 le elettriche del gruppo su piattaforma SSP. Con potenze da 100 a 1.300 kW (1.700 cv) per tutti i marchi

Annunciata nel 2021, l’architettura Ssp avrebbe dovuto debuttare con un modello Volkswagen elettrico di ‘nuova generazionè conosciuto come Trinity, inizialmente prevista per il 2026
LONDRA - Il Gruppo Volkswagen sta preparando una nuova rivoluzione che riguarderà le diverse linee di auto elettriche. Lo farà passando dal 2028-2029 alla...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

LONDRA - Il Gruppo Volkswagen sta preparando una nuova rivoluzione che riguarderà le diverse linee di auto elettriche. Lo farà passando dal 2028-2029 alla piattaforma mecatronica Ssp (Scalable Systems Platform) che in prospettiva diventerà l’unica base per i Bev dei diversi marchi Audi, Bentley, Cupra, Lamborghini, Porsche, Seat, Skoda e Volkswagen. Annunciata nel 2021, l’architettura Ssp avrebbe dovuto debuttare con un modello Volkswagen elettrico di “nuova generazione” conosciuto come Trinity, inizialmente prevista per il 2026. Ma voci vicine al top management di Wolfsburg ipotizzano - come indicato - un rinvio al 2028 o addirittura al 2029 a causa di problemi provenienti dalla divisione Cariad dedicata al software. Come riporta il magazine britannico Autocar citando il numero del Gruppo Oliver Blume, lo stop alle piattaforme Mqb, Meb, Msb, Mlb e Ppe ( le prime due in carico alla Volkswagn e le altre tre alla coppia Vw e Audi) punta essenzialmente alla riduzione dei costi operativi del Gruppo e dunque ad un aumento della sua redditività.

L’obiettivo è di ridurre le spese in conto capitale e i costi di sviluppo del 30% rispetto al programma Meb. In attesa della fine del decennio, però, i diversi brand lavoreranno sulle basi tecniche attuali e sulle relative evoluzioni già programmate per i prossimi 2-3 anni. I componenti dell’architettura per modelli supermini e city car saranno guidati dal marchio Volkswagen e utilizzati da Cupra, Skoda e Audi. Le piattaforme per le auto compatte e di medie dimensioni sono già in fase di sviluppo presso Audi per essere utilizzate a breve da Volkswagen, Porsche e Skoda. E la stessa Porsche guiderà lo sviluppo di componenti per auto di grandi dimensioni utilizzati sia per la propria gamma, per Audi, Bentley e Lamborghini. Le sorprese dell’archiettura Ssp non si limiteranno all’innovazione dell’hardware e del software, visto che il Gruppo ha annunciato che la "forchetta" delle potenze sarà compresa tra 120 a 1,300 kW, cioè più di 1.700 Cv. Blume ha anche chiarito che le piattaforme Ssp nella variante per auto di grandi dimensioni utilizzate da Audi, Bentley e Lamborghini saranno condivise tra 14 diversi modelli, puntando ad equipaggiare circa 1,4 milioni di auto fino al 2038.

Ciò potrebbe significare un fatturato di 150 miliardi di euro con «margini di profitto molto interessanti» che secondo Blume potrebbero superare il 20%. Blume ha anche sottolineato i vantaggi delle due piattaforme “trampolino” che arriveranno prima della Ssp. La prima è la cosiddetta Premium Performance Electric (Ppe) utilizzato da Audi, Porsche e Bentley, già a partire dalla Porsche e-Macan e dall’Audi Q6 e-Tron del prossimo anno. L’altra è la Meb+, che debutterà nel 2025, modernizzendo la piattaforma Meb e riducendo del 10-80% il tempo di ricarica che scenderà dai 35 minuti attuali a una media di 21. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero