Rally di Germania: Volkswagen profeta in patria: vince Ogier, podio tutto Polo

Il podio del Rally di Germania
TRIER - Per la prima volta, il due volte campione del mondo, il francese Sébastien Ogier, ha vinto il Rally di Germania: nelle due passate edizioni non era nemmeno riuscito a...

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TRIER - Per la prima volta, il due volte campione del mondo, il francese Sébastien Ogier, ha vinto il Rally di Germania: nelle due passate edizioni non era nemmeno riuscito a portare a termine la gara.


Questa volta, alla vigilia della partenza, aveva assicurato di voler “fare tutto bene”. Per Volkswagen Motorsport e Polo R è stato un trionfo assoluto suggellato da una nuova tripletta, la terza della stagione. “È un grosso sollievo per me – ha commentato il pilota transalpino– La pressione per un mio successo è rimasta alta per tutto il fine settimana. E adesso sono molto vicino al mio terzo titolo”.

Ogier ha vinto in 3:35:49.5 precedendo di 23 secondi e quasi 1 minuto e 57 i compagni di squadra del Nord Europa Jari-Matti Latvala e Andreas Mikkelsen, finlandese il primo, norvegese il secondo. Il francese ha scavato un abisso nella corsa per il titolo che è già virtualmente suo: gli mancano appena una manciata di punti per assicurarselo aritmeticamente in Australia tra l'11 e il 13 settembre, quartultima tappa del circuito. Tra lui (che per la seconda volta nel campionato è andato in bianco nella crono conclusiva) e Latvala (che ha vinto il suo primo Power Stage del 2015) ci sono 93 lunghezze (112 ancora in palio).

Anche i coreani di Hyundai Motorsport hanno fatto festa. Pur essendo rimasti ai piedi del podio – quarto lo spagnolo Dani Sordo (miglior risultato stagionale) e quinto il belga Thierry Neuville, che erano i vincitori rispettivamente delle edizioni 2013 e 2014 – hanno incamerato punti pesantissimi per la classifica costruttori strappando la seconda posizione al Citroën Total Abu Dhabi World Rally Team.

La scuderia asiatica ha raggiunto quota 161: la squadra transalpina accusa ora 13 lunghezze di ritardo, naturalmente ancora colmabili nelle ultime quattro gare. Il buon risultato di Hyundai è stato completato dal nono posto del neo zelandese Hayden Paddon e dall'undicesimo dell'olandese Kevin Abbring (già 15° in Polonia). I piloti Volkswagen si sono aggiudicati 20 delle 21 cronometrate in programma (poco meno di 375 chilometri complessivamente): 14 Ogier e 6 Latvala.

Unica eccezione Elfyn Evans su Ford Fiesta RS del M-Sport World Rally Team, la squadra non ufficiale dell'Ovale Blu, che si è imposto nella diciottesima speciale e che si è piazzato sesto nella generale. Ogier ha condotto una gara da leader: solo per pochi chilometri, quelli delle prove 3 e 4, è stato superato da Latvala. Insomma: una tappa senza storia, anticipata da un sopralluogo particolare condotto con la sciatrice tedesca Viktoria Rebensburg (già oro olimpico e argento mondiale nello slalom gigante), al posto del fido navigatore Julien Ingrassia.


La prima guida del Doppio Chevron, Mads Ostberg, che è quarta nella generale del WRC 2015 alle spalle dei tre portacolori di Volkswagen, si è dovuto accontentare del settimo posto a 3 minuti e 12 secondi dal vincitore. Il primo italiano al traguardo (su Renault Clio RS) è stato Andrea Crugnola (RC 3), arrivato ventiduesimo con un distacco di quasi 32 minuti.


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Il Messaggero