Ferrari supera a pieni voti il crash-test: Vidal e la moglie indenni dall'incidente

La Ferrari incidentata di Vidal
​SANTIAGO - Prima lo schianto in cui ha distrutto la sua rossa Ferrari, poi le lacrime di pentimento e le scuse «a tutto il Cile». Arturo Vidal, causa il troppo alcol nel...

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​SANTIAGO - Prima lo schianto in cui ha distrutto la sua rossa Ferrari, poi le lacrime di pentimento e le scuse «a tutto il Cile». Arturo Vidal, causa il troppo alcol nel sangue dopo una notte movimentata, ha avuto la patente sospesa per quattro mesi.


Però ha salvato il posto in nazionale. La Ferrari 458 ha resistito benissimo al forte impatto e, nonostante i notevolissimi danni (la ruota e la sospensione anteriori destra completamente divelte), l’abitacolo è rimasto intatto ed entrambi i passeggeri (Arturo e sua moglie) sono usciti senza conseguenze. Ma l'incidente causato dal centrocampista della Juventus - nonché pilastro della “Roja”, al comando del suo gruppo nella Coppa America - ha provocato un'ondata di indignazione nel paese.

Lo schianto è avvenuto, mentre Vidal stava tornando con la moglie dal Monticello Grand Casino, un noto resort di intrattenimento, al complesso sportivo Juan Pinto Duran di Santiago, dove si allena la nazionale sudamericana. Quando i “carabineros” hanno fermato il giocatore il tasso di alcol nel suo sangue era di 1,2 g, per cui è stato deferito in tribunale, dove un magistrato ha sospeso la patente ed imposto l'obbligo di firma mensile presso il consolato cileno a Milano mentre si svolgano le indagini sull'incidente.

«Voglio chiedere perdono ai tecnici della squadra e ai miei compagni - ha detto oggi tra le lacrime Vidal - So di aver deluso tutto il Cile. Sono pentito e mi vergogno di quello che è successo». Il giocatore ha assicurato di aver bevuto solo «un paio di drink». Il ct Jorge Sampaoli ha cercato di minimizzare l'episodio, sostenendo che «non ha avuto l'importanza della quale parlano in tanti», e ha confermato la presenza di Vidal nella 'Rojà.

«Per noi è un giocatore di grande valore: dobbiamo ammettere che ha commesso un errore, ma non è qualcosa di così grave da giustificarne l'esclusione», ha spiegato. L'opinione pubblica cilena, però, non sembra pensarla allo stesso modo, soprattutto dopo che questa mattina sono cominciati a circolare due video piuttosto compromettenti per Vidal.

Nel primo si vede il giocatore seduto ad un tavolo da gioco del Monticello Grand Casino, poco prima di mettersi al volante della sua Ferrari, e nel secondo - ripreso al momento del suo arresto - si sente chiaramente mentre dice a uno degli agenti: «ammanettami se vuoi, ma così stai fottendo tutto il Cile».


La stampa locale ha sottolineato che il tasso di alcol di Vidal dimostra che stava tornando al lavoro ubriaco, mentre associazioni di parenti di vittime di incidenti automobilistici hanno protestato per il mancato arresto del calciatore, come dispone una legge di «tolleranza zero» per l'alcol al volante varata tre anni fa. «Questo non è stato un incidente automobilistico, perché il calciatore stava guidando con 1,2 grammi di alcol nel sangue, il che significa che si tratta di un crimine stradale, ossia qualcosa che non deve essere tollerato a nessuno, che faccia parte o no della nazionale di calcio», si legge in un comunicato di una di queste associazioni, la Fondazione Emilia.

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Il Messaggero