SUZUKA - «Volevo fare qualcosa di nuovo, ne sentivo il bisogno e così ho deciso di cambiare. Non posso dire nulla delle mie scelte future, ma sono contento»....
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Vettel conclude così un rapporto iniziato in F1 nel lontano 2008 che ha portato a ben quattro titoli di campione del Mondo Piloti, dal 2010 al 2013. La reazione della scuderia austriaca non si è fatta attendere: «Sebastian Vettel ci ha informati che lascerà Infiniti Red Bull Racing alla fine della stagione 2014. Vogliamo ringraziare di cuore Sebastian per il ruolo incredibile che ha avuto in Red Bull negli ultimi sei anni. Siamo lieti di annunciare che Daniel Ricciardo nel 2015 sarà affiancato da un’altra stella nascente del programma Junior, Daniil Kvyat».
La Ferrari ha fatto un'offerta molto allettante a Sebastian». Chris Horner, team principal della Red Bull, di fatto annuncia il passaggio di Sebastian Vettel alla Ferrari. Il pilota tedesco, campione del mondo negli ultimi 4 anni, ieri sera ha comunicato al team angloaustriaco l'intenzione di cambiare squadra con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale del contratto.
«Conosco Sebastian molto bene, passiamo tanto tempo insieme. Negli ultimi giorni si capiva che aveva qualcosa per la testa. Una decisione come questa non viene presa a cuor leggero. Ieri sera ci siamo seduti al tavolo e ci ha informato. Ora non possiamo par altro che augurargli il meglio per il futuro, sarà sempre nei nostri cuori ma dal 1° gennaio sarà un nostro avversario», aggiunge Horner.
Ora il punto passa ad Alonso: «Il mio futuro? Sto ancora pensando. La decisione ce l'ho in testa da molti mesi. Certo, quello che faccio, decido e dico sarà quando lo riterrò opportuno. Ho la possibilità di scegliere come, quando e dove andare grazie a tanti anni di buon lavoro in pista». Poi il pilota di Oviedo aggiunge ricama perfino su ipotesi meno plausibili.
«Un anno sabatico, perchè no? Ci sono delle opzioni, bisogna capire che dall'esterno si vedono alcune cose, ma all'interno è molto diverso. Da due o tre mesi avreste dovuto cominciare a capire in che direzione vado. Quando ve lo dirò capirete meglio».
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Il Messaggero