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SAVONA - Due persone residenti in Veneto sono state arrestate questa mattina dalla Guardia di Finanza di Savona. Sono accusati, insieme a una terza persona (per questa obbligo di dimora e divieto di espatrio) di aver costituito una associazione per delinquere dedita alle truffe online, vendendo auto che poi non venivano consegnate. Secondo le Fiamme Gialle sarebbero almeno 7 i raggiri compiuti in varie regioni d’Italia.In soli 15 giorni, tra giugno e luglio 2021, i truffati avrebbero versato acconti agli indagati per oltre 75.000 euro. A ideare il meccanismo fraudolento un 27enne sinti. Tutto ruotava intorno ad una concessionaria automobilistica aperta di proposito ad Albenga, apparentemente operativa e dotata di un sito internet aziendale.
I truffatori pubblicizzavano online la vendita di auto che potevano essere visionate in concessionaria su appuntamento o tramite foto scambiate via social. Una volta concluse le trattative e incassati gli acconti, i venditori accampavano scuse per consegnare l’auto. In un caso, i truffatori erano riusciti a vendere lo stesso suv a tre persone, incassando anticipi per 50 mila euro. Il 27enne capo dell’organizzazione si avvaleva della collaborazione di un 38enne e un 40enne, italiani. Il primo risultava intestatario della concessionaria ad Albenga ed aveva acceso i conti correnti utilizzati per il versamento delle somme corrisposte dai clienti, mentre il secondo, qualificandosi come collaboratore della concessionaria, si occupava di proporre le offerte e concludere i contratti di vendita. È in corso il sequestro delle somme versate dai truffati, parte delle quali, 23 mila euro, sono già state sequestrate nell’immediatezza dei primi fatti illeciti.
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