Vendite Nissan, la velocità di un razzo: nei primi 5 mesi superati i record 2011

La rivoluzionaria DeltaWing con cui la casa giapponese ha partcipato alla recente 24 Ore di Le mans
NAPOLI - La crisi globale, le produzioni che rallentano, le vendite in calo. Un disco rotto che gira senza sosta. Eppure c’è una voce in controtendenza. Arriva dal Giappone, ma...

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NAPOLI - La crisi globale, le produzioni che rallentano, le vendite in calo. Un disco rotto che gira senza sosta. Eppure c’è una voce in controtendenza. Arriva dal Giappone, ma si irradia in tutto il mondo, ovvero dovunque ci siano stabilimenti produttivi e mercati aperti. E’ la voce della Nissan, glorioso marchio giapponese legato agli alleati europei di Renault (nel 2011 più di 8 milioni di veicoli venduti insieme), che in vista del giro di boa 2012 proclama ai quattro venti di sentirsi in piena salute, pronta a sorprendere ancora, dopo i clamorosi risultati ottenuti nel 2011, quando stabilì il record di 4,7 milioni di unità vendute nel mondo, incrementò la presenza in Europa del 25%, avvicinandosi per la prima volta a una quota continentale del 4% (3,7) e si vide costretta ad aumentare i livelli di produzione in tutti gli stabilimenti. Un trend che suggerì, in occasione del Salone di Ginevra, di sbilanciarsi fino a prevedere ulteriori piani di investimento e di crescita, non solo in Giappone, ma anche in Europa, negli Stati Uniti e in Cina. Insomma, nel mondo. Bene, questi piani sono andati avanti a passo di carica, tanto che alla scadenza dei primi cinque mesi 2012, Nissan ha potuto annunciare – fatta eccezione per la malandata Europa - risultati in perfetta sintonia con i dati 2011 e con le più ottimistiche previsioni di inizio anno. Produzione, vendite ed esportazioni vanno insomma a gonfie vele, a dispetto della crisi globale e del pessimismo di tanti analisti più o meno illuminati.


Produzione record.
La produzione complessiva di Nissan nel mese di maggio è aumentata del 17,9% su base annua, toccando 435.056 unità: il miglior maggio nella storia del marchio nipponico.
In Giappone, la produzione è aumentata del 5,2%, salendo a 84.201 unità, grazie a un incremento di domanda di Note e Serena (non esportata da noi), che usufruiscono degli incentivi governativi del programma per i veicoli ecologici. Al di fuori del territorio giapponese, la produzione è aumentata del 21,5% annuo, a 350.855 unità, mettendo a segno un altro record assoluto per il mese di maggio. Negli Stati Uniti, l’incremento produttivo è stato del 15,3% su base annua, passando a 56.629 unità; in Messico +11,1%, a quota 60.734 unità.

Boom nel Regno Unito e in Cina.
Se nella depressa Spagna le cose non possono andar bene, nello stabilimento inglese di Sunderland, Nissan ha invece incrementato la produzione del 25,7%, raggiungendo quota 49.344 unità, grazie all’incremento di domanda per Qashqai e Juke, i due crossover che ormai fanno da traino a tutta la gamma. Anche la Cina ha registrato a maggio una crescita della produzione su base annua (20,1%), raggiungendo 118.787 unità. Meglio ancora (in valori percentuali) vanno le cose in Thailandia, dove Nissan produce l’Almera e la Sunny ed ha aumentato la produzione del 62,7%, con 51.342 unità.

Magico Oriente.
Se la Cina è la nuova frontiera per le fabbriche di mezzo mondo, lo è ormai anche il mercato di quello sterminato Paese, in crescita tumultuosa. A maggio, infatti, Nissan ha festeggiato una crescita a due cifre, con vendite aumentate del 20,1%, per un totale di 112.048 unità. A livello globale, le vendite Nissan sono aumentate del 17,4%, per un totale di 404.991 unità, con risultati sorprendenti sui mercati emergenti di Brasile, Thailandia, Indonesia, India, dove la crescita complessiva è stata del 36,5%. Bene anche gli Usa, con incremento del 20,5%, mentre Nissan non è riuscita a sottrarsi al crac europeo, dove ha dovuto registrare un inevitabile calo del 10,8% su base annua, attestandosi a 52.354 unità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero