Varato il Panam di Baglietto, yacht planante di 40 metri firmato da Francesco Paszkowski

Il Panam di Baglietto
LA SPEZIA - Quaranta metri, costruzione in alluminio con parti in carbonio, carena planante, tre motori, velocità di punta di 31 nodi. E’ il quarto motoryacht varato...

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LA SPEZIA - Quaranta metri, costruzione in alluminio con parti in carbonio, carena planante, tre motori, velocità di punta di 31 nodi. E’ il quarto motoryacht varato tra giugno e agosto da Baglietto. Il progetto porta la firma di Francesco Paszkowski Design sia per gli esterni che per gli interni, questi ultimi realizzati in collaborazione con Margherita Casprini, grande esperta nel décor e nella ricerca di materiali innovativi.


Acquistata da un armatore europeo che le ha dato il nome Panam, l’imbarcazione si segnala per l’aspetto filante e aggressivo, che lascia intuire la spiccata attitudine alle prestazioni: la prua dritta conferisce un carattere moderno e dinamico, di grande potenza, esaltato anche da finestrature molto ampie, con tagli irregolari. Del tutto ininfluente, al fine dell’immagine sportiva, la presenza del fly bridge, che tra l’altro ospita, alle spalle della postazione di comando, anche un’area di 65 metri quadri, con una grande piscina custom made impreziosita dal sistema di nuoto controcorrente. Un’altra comoda area prendisole si trova a prua. Sulla poppa, dove si fanno notare i quattro portelloni in fibra di carbonio, c’è una beach area aperta su tre lati, con beach platform trasformer per un comodo ingresso in mare.

Gli interni sono in stile contemporaneo e prediligono l’utilizzo di legni caldi e morbide sfumature di grigio arricchite dall’ampio uso di onice e marmi scelti in collaborazione con l’armatore. Il layout prevede sul ponte principale un ampio salone separato dall’area pranzo grazie ad una parete “verde”. Straordinaria la luminosità assicurata dalle enormi vetrate. A prua l’alloggio dell’armatore a tutta larghezza include cabina armadio e bagno con hammam; due finestrature elettriche si aprono ai lati per consentire una vista panoramica. Quattro cabine ospiti occupano il ponte inferiore sul quale è ubicata anche la cucina professionale. A prua di questo stesso ponte l’area equipaggio include la cabina del comandante, due cabine doppie, lavanderia e dinette. Alle spalle della sala macchine si trova il garage semi allagabile che ospita un tender di 17’ direttamente collegato con la beach area.


La motorizzazione è costituita da tre MTU V16 2000, con altrettanti idrogetti KaMeWa. Così equipaggiata, la barca può raggiungere, come detto, una velocità di punta di 31 nodi, mentre la velocità di crociera si attesta attorno ai 25 nodi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero