Vallelunga, la “Electric Valley”: ora rombano i veicoli a batteria

Auto elettriche e colonnina di ricarica all'interno dell'autodromo di Vallelunga
VALLELUNGA - Una volta era una pista, oggi è molto di più. È l’autodromo di Vallelunga “Piero Taruffi” che è pronto a diventare il...

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VALLELUNGA - Una volta era una pista, oggi è molto di più. È l’autodromo di Vallelunga “Piero Taruffi” che è pronto a diventare il primo polo tecnologico Enel in Italia per la mobilità elettrica. L’impianto a Nord di Roma, di proprietà dell’Aci, fa dunque un altro passo avanti e, dopo la costituzione del Centro di Guida Sicura nel 2004, l’ammodernamento del tracciato nel 2005 e la costruzione del nuovo Centro Congressi nel 2011, mette nel carniere un alto asset strategico che riguarda non solo l’automobilismo in generale, ma anche il motorsport in vista dell’arrivo a Roma del Gran Premio di Formula E previsto per il 14 aprile del 2018.


Uno sguardo al futuro dunque, ma anche un segno di continuità visto che a Vallelunga sono già installate oltre 20 infrastrutture di ricarica e dal 2011 c’è un impianto fotovoltaico che ogni anno produce oltre 1,2 milioni di KWh all’anno (il 30% in più del consumo interno) e toglie dall’atmosfera 625 tonnellate di CO2. Vallelunga dunque sempre al passo con i tempi ed in continua evoluzione, dove il termine “storia” è tutt’altro che esagerato.

Al suo interno infatti c’è un parco archeologico, con resti di origine romana, e non tutti sanno che fino al 1950 era sede di un ippodromo. Poi arrivarono i cavalli motore ed ora i kilowatt. Al “Piero Taruffi” Enel farà test sulle infrastrutture di ricarica, creerà un centro specialistico per il motorsport e le nuove soluzioni che riguardano i veicoli elettrici e le stazioni di ricarica; infine svilupperà i servizi legati alla mobilità sostenibile come i sistemi di pagamento, il controllo per l’accesso alle infrastrutture di ricarica e l’e-car sharing oltre naturalmente ai corsi di guida sicura specifici per i guidatori di veicoli elettrici.

Un vero e proprio laboratorio di competenze sulla e-mobility a 360 gradi, un’antenna tecnologica per una realtà che cambia e che va capita per essere compresa ed incentivata, anche guardando all’esperienza sul campo come quella che Enel ha intenzione di costruire a Lucca. Il comune toscano sarà infatti la prima Città ad essere coperta dal nuovo piano infrastrutturale completando quanto già esiste a Pisa, Firenze e Siena dando di fatto il via ad un sistema di mobilità elettrica regionale che consente di viaggiare per tutta la Toscana a emissioni zero. I prossimi passi saranno la nuova colonnina e il V2G.


La prima è stata disegnata da Marco Susani e Dafnè Koz e permetterà di implementare tutti i nuovi servizi grazie alla sua completa connettività (wireless, Buletooth, Wi-Fi e NFC). Il secondo è l’acronimo di Vehicle-to-Grid, ovvero il sistema attraverso il quale i veicoli e la rete scambieranno energia in modo bidirezionale. L’Enel lo ha già in Danimarca, tra poco lo implementerà in Germania, Regno Unito ed Olanda e lo sta sperimentando in Italia a Genova, in collaborazione con Nissan, presso l’Istituto Italiano di Tecnologia. La scossa per la mobilità elettrica insomma è arrivata davvero anche in Italia.
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Il Messaggero