UE, “su auto elettrica in consultazione con autorità Cina”. Dombrovskis, indagine antisovvenzioni secondo regole consolidate

il commissario europeo al Commercio Valdis Dombrovskis
PECHINO - La mancanza di reciprocità e parità di condizioni da parte della Cina, unita a cambiamenti geopolitici più ampi, «ha costretto l’Ue a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PECHINO - La mancanza di reciprocità e parità di condizioni da parte della Cina, unita a cambiamenti geopolitici più ampi, «ha costretto l’Ue a diventare più assertiva». Parlando agli studenti della Tsinghua University di Pechino, il commissario europeo al Commercio Valdis Dombrovskis ha affermato che la Commissione europea «ha recentemente annunciato l’avvio di un’indagine anti-sovvenzioni sull’import di veicoli elettrici a batteria provenienti dalla Cina. Posso assicurarvi che svolgeremo questo lavoro in modo diligente, in consultazione con le autorità e le parti interessate cinesi, e nel farlo seguiremo regole ben consolidate». «Abbiamo sviluppato strumenti autonomi per proteggere i nostri interessi quando la nostra apertura è a rischio», ha aggiunto Dombrovskis, in merito all’indagine sui veicoli elettrici cinesi annunciata una settimana da circa dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

«L’Ue accoglie con favore la concorrenza. Rende le nostre aziende più forti e più innovative. Tuttavia, la concorrenza deve essere leale. E saremo più assertivi nel contrastare l’ingiustizia», ha aggiunto il commissario al Commercio. Le stesse imprese europee in Cina, ha continuato l’ex premier lettone, «stanno mettendo sempre più in discussione le loro posizioni di fronte alle nuove dure leggi sulla sicurezza e alla politicizzazione del commercio. Le aziende europee sono preoccupate per la direzione che prenderà la Cina e in molti stanno mettendo in dubbio la loro posizione in questo Paese». Il commissario ha sottolineato che la nuova legge sulle relazioni estere e un recente aggiornamento delle leggi anti-spionaggio cinesi sono di «grande preoccupazione per la nostra comunità imprenditoriale. La loro ambiguità lascia troppo spazio all’interpretazione - ha avvertito -. Ciò significa che le aziende europee faticano a comprendere i propri obblighi di conformità: un fattore che diminuisce significativamente la fiducia delle imprese e scoraggia nuovi investimenti in Cina», ha concluso Dombrovskis. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero