UE, con ok passo importante verso auto a zero emissioni. Pichetto Fratin, astensione Italia per evitare l’isolamento politico

La UE ha votato lo stop ai motori termici dal 2035
BRUXELLES - «Con il voto finale di oggi l’Ue ha compiuto un passo importante verso la mobilità a emissioni zero. La direzione è chiara: nel 2035 auto e...

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BRUXELLES - «Con il voto finale di oggi l’Ue ha compiuto un passo importante verso la mobilità a emissioni zero. La direzione è chiara: nel 2035 auto e furgoni nuovi devono avere zero emissioni». Lo scrive in un tweet il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, commentando la ratifica formale da parte dei ministri Ue del regolamento sullo stop alle auto a benzina e diesel dal 2035. Si tratta di un «grande contributo alla neutralità climatica entro il 2050 e una parte fondamentale del Green Deal», aggiunge. «L’Italia si è astenuta sul regolamento sugli autoveicoli perchè ha apprezzato il cambiamento di direzione da parte della Commissione nell’accogliere la possibilità di immatricolare anche i motori endotermici dopo il 2035, non più solo elettrici e naturalmente abbiamo apprezzato l’apertura che c’è stata anche da parte della Commissione e del Consiglio per una valutazione sulla neutralità tecnologica che potrà esserci e potrà essere dimostrata in merito anche ai biocarburanti in una valutazione anche prima del 2026. Nel senso che già nei prossimi mesi potremo approfondire questo tema». Lo ha indicato il ministro dell’energia Gilberto Pichetto Fratin ai giornalisti per spiegare il motivo della decisione di non votare contro il regolamento, posizione sostenuta fino a ieri. Il tema da approfondire riguarda, per l’Italia, la valutazione del contributo dei biocarburanti all’obiettivo zero emissioni nette, contributo che oggi non viene riconosciuto dal regolamento europeo appena votato.

Il ministro ha detto di non ritenere che il voto sul regolamento auto sia una sconfitta dell’Italia che ieri aveva chiesto nelle riunioni preparatorie del Consiglio di rinviare la decisione visto il no ai biocarburanti. ‘No perchè la posizione italiana all’origine è stata che non possiamo porre fine ai motori endotermici, vista la caratteristica industriale del paese ed essendo quello dell’ auto il settore manifatturiero più grandè, ha indicato Pichetto Fratin aggiungendo che i motori endotermici avrebbero potuto, nella visione italiana, essere alimentati da carburanti sintetici (e-fuels) e da biocarburanti. Richiesto di spiegare in che cosa consista l’apertura alla possibilità che i biocarburanti possano rientrare in gioco, per ora smentita dal fatto che la dichiarazione della Commissione li esclude, il ministro ha detto che ‘abbiamo ottenuto il fatto che prima della verifica Ue del 2026 si possa aprire una discussione per provare che i biocarburanti sono neutrali dal punto di vista delle emissioni di Co2 : noi riteniamo che la neutralità tecnologica dei biocarburanti possa essere provata e credo che già nei prossimi mesi dovremo valutarla con delle prove scientifiche«.

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Il Messaggero