Ubriaco alla guida, per giudice è “fatto di lieve entità”. Prosciolto automobilista dopo incidente stradale

Ubriaco alla guida, per giudice è “fatto di lieve entità”. Prosciolto automobilista dopo incidente stradale
TORINO - Guidare in stato di ebbrezza può essere considerato un «fatto di lieve entità» e quindi non punibile: l’interpretazione della norma arriva...

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TORINO - Guidare in stato di ebbrezza può essere considerato un «fatto di lieve entità» e quindi non punibile: l’interpretazione della norma arriva dal tribunale di Torino, dove un giudice ha prosciolto un 42enne che il 15 marzo 2016, dopo essere rimasto coinvolto in un incidente, era risultato positivo al test alcolemico. La procura, contestando le aggravanti dell’ora notturna e del sinistro stradale, gli aveva notificato un decreto penale di condanna a 3.500 euro di ammenda (di cui 2.000 risultanti dalla conversione della pena detentiva di otto mesi di arresto), ma i suoi avvocati, Marco Moda e Alessandro De Marco, si sono opposti e hanno chiesto il processo.


Il giudice Pier Giorgio Balestretti, nella sentenza, si è dilungato sulla necessità di «un’equilibrata considerazione di tutte le peculiarità della fattispecie concreta» e ha elencato le circostanze che, a suo avviso, hanno ridimensionato «l’obiettivo disvalore sociale e comportamentale della condotta»: l’imputato non trasportava nessuno sull’auto, aveva collaborato con i vigili urbani, non presentava segni di alterazione psichica, il tasso di alcol non si discostava molto dai valori limite e non c’è prova che la colpa dell’incidente fosse da attribuire solo a lui. L’uomo lavora come guardia giurata e per motivi di servizio ha bisogno dell’automobile. Una condanna avrebbe comportato la sospensione della patente per almeno sei mesi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero