Uber, ecco il suo “taxi volante”. Partnership con la Nasa per studiare sicurezza

Il taxi volante di Uber
NEW YORK, - Uber technologies ha presentato il design del suo «taxi volante» con cui intende diventare il primo gruppo a offrire il primo servizio aereo di taxi negli...

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NEW YORK, - Uber technologies ha presentato il design del suo «taxi volante» con cui intende diventare il primo gruppo a offrire il primo servizio aereo di taxi negli anni a venire. Il gruppo che attualmente offre un servizio alternativo al taxi tradizionale ha diffuso i dettagli di quello che è chiamato eVTOL (acronimo di electric vertical take-off and landing vehicles) dicendo di volere incoraggiare lo sviluppo del concetto di altri taxi volanti e le tecnologie necessarie per arrivare a una rete di veicoli nei cieli così come ora ne esiste una su strada. Il design del «taxi volante» di Uber assomiglia più a un drone che a un elicottero.

 

Lo scorso anno Uber aveva detto che le prime città Usa a testare il velivolo sarebbero state Los Angeles (California) e Dallas (Texas). Oggi la Nasa ha detto in una nota di avere firmato con Uber «un secondo accordo per esplorare concetti e tecnologie legate alla mobilità aerea urbana al fine di garantire un sistema efficiente e sicuro per il futuro del trasporto aereo in aree popolate».

L’accordo, recita una nota, è il primo a concentrarsi specificatamente sulla simulazione della mobilità aerea urbana. Nel suo laboratorio di ricerca presso l’aeroporto internazionale Dallas Fort Worth, l’agenzia spaziale Usa utilizzerà i dati forniti da Uber per simulare il volo di piccoli velivoli con passeggeri nello spazio aereo dello scalo durante il picco del traffico. Un’analisi di queste simulazioni permetterà di identificare problematiche legate all’arrivo nei cieli di taxi volanti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero