Tutto il talento di Norris è emerso una volta di più a Monaco, ma la McLaren non fa passi in avanti

Nella foto, Lando Norris
La tonsillite lo aveva spiazzato. Già nel weekend del GP di Spagna, Lando Norris aveva vissuto giorni difficili. Male alla gola, mal di testa, difficoltà a parlare,...

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La tonsillite lo aveva spiazzato. Già nel weekend del GP di Spagna, Lando Norris aveva vissuto giorni difficili. Male alla gola, mal di testa, difficoltà a parlare, debolezza. Verificato che non si trattava del Covid, cosa che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutta la McLaren, l’inglese si è imbottito di pillole per cercare di riuscire a disputare il GP catalano classificandosi ottavo dopo aver fallito l’accesso al Q3. A Montecarlo, la situazione fisica di Norris è leggermente migliorata, ma non troppo. Nei primi giorni trascorsi nel Principato, ha saltato tutte le conferenze stampa per evitare di parlare, di sforzare la gola, ancora sofferente.



Poi, Lando è rapidamente migliorato, ha cominciato a concedersi a qualche intervista e sul circuito cittadino che da sempre esalta la guida, ha sfoderato tutto il suo talento. Se Ferrari e Red Bull erano chiaramente superiori, inavvicinabili, non restava che capire chi fosse il migliore degli altri. Ebbene, fin dal primo turno libero del venerdì, Norris si è piazzato quinto, posizione ripetuta nella seconda sessione e in qualifica. Solo nella terza frazione del sabato mattina, Pierre Gasly lo ha tolto dal quinto posto, ma Lando si è piazzato sesto, poco dietro.

In gara, Norris se l’è giocata con George Russell, un confronto tra connazionali. La quinta posizione se l’è presa il pilota Mercedes, finito davanti alla McLaren dopo la sosta ai box, ma il sesto posto finale è stato comunque molto positivo considerando anche il giro più veloce realizzato grazie alla decisione di montare gomme medie negli ultimi giri. Una operazione resa possibile dal grande vantaggio accumulato sull’Alpine-Renault di Fernando Alonso andato in crisi per il surriscaldamento della power unit.

Norris conferma nel campionato piloti la settima posizione allungando su Valtteri Bottas e prendendo la scia di Lewis Hamilton, ora a soli due punti, 48 contro 50. E’ un risultato che fa morale per tutta la McLaren, alle prese con quello che ormai è un vero e proprio caso che pare irrisolvibile, Daniel Ricciardo, di cui parliamo a parte. A Montecarlo, Lando ha raccolto il quinto risultato in zona punti su sette Gran Premi disputati, ma rimane una sensazione di sconforto per quella crescita che non arriva.


La MCL36 doveva staccarsi nettamente dalle prestazioni della MCL35B della scorsa stagione, e invece non è stato così. La vettura color papaya continua a rimanere ancorata al quinto posto nella classifica costruttori ed è molto lontana da Ferrari, Red Bull e Mercedes, che pure tentenna. Quel passetto in avanti non c’è stato e si rimane ad occupare quella posizione di “primi degli altri” che certamente è una buona situazione da presentare agli sponsor, ma in cuor loro tutti a Woking si aspettavano molto di più. Gli sviluppi, ben dieci, portati nel GP di Spagna non hanno consentito alcun particolare miglioramento e questo è parso preoccupante. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero