Fiat 500, il futuro di un glorioso passato: al Raduno storico australiani e britannici

Alcune immagini del raduno delle 500. L'evento è arrivato alla ventinovesima edizione
NAPOLI - La Fiat ha appena presentato la 500 L, versione taglia large della fortunata citycar che tanto successo sta ottenendo in Europa e negli Usa. Un’auto moderna,...

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NAPOLI - La Fiat ha appena presentato la 500 L, versione taglia large della fortunata citycar che tanto successo sta ottenendo in Europa e negli Usa. Un’auto moderna, innovativa, che taglia i ponti col passato, ma pur sempre legata – sia pure da un filo sottile - alla vecchia, cara, piccola 500, progenitrice torinese di queste moderne automobili costruite in Polonia e in Serbia: nata a Mirafiori, e vissuta intensamente nel secolo scorso (3.680.000 unità prodotte dal 1957 al 1975), la “vecchia 500” è infatti uno dei simboli più rappresentativi del made in Italy, un’auto “povera ma bella” ancora stimata e amata non solo in Italia.


Amore globale.
L’affetto per la 500 ha contagiato il mondo intero, come dimostrano le attività dei club esteri dedicati al “cinquino” e il loro forte coinvolgimento nel Meeting Internazionale del Fiat 500 Club Italia, che ogni anno si tiene a Garlenda, in provincia di Savona. Qui, sulla costa ligure, si è svolta nell’ultimo weekend, dal 6 all’8 luglio, la 29ma edizione del raduno più amato dai cultori della 500: un evento straordinario, che ha messo insieme un migliaio di esemplari d’epoca, declinati in tutte le versioni (normale, trasformabile, giardiniera, Gamine, Vignale, Lombardi, Scioneri, Abarth, Giannini, D, F, L, R…) e con allestimenti speciali che hanno liberato la fantasia e aperto il cuore alla passione per un’auto diventata autentico oggetto di culto, non solo per noi italiani. Ogni anno sono sempre più numerosi i cinquecentisti stranieri che partecipano ai raduni organizzati in giro per il mondo. E a Garlenda è tradizione che oltre agli italiani e agli europei ci sia sempre una rappresentanza esotica, giapponese, australiana, neozelandese, americana. Ogni anno il Fiat 500 Club Italia dedica il Meeting a una nazione ospite d’onore: due anni fa fu Olanda, lo scorso anno la Francia, quest’anno Gran Bretagna, Australia e gli altri paesi del Commonwealth. Particolarmente festeggiati gli inglesi, che nel 2012 hanno celebrato il ventennale della loro associazione, partecipando con una ventina di auto partite da Bedford. Massiccia anche la partecipazione degli australiani, rappresentati da una cinquantina di soci provenienti dagli antipodi, e anche dal console australiano per il nord Italia, Michelle Wade.

Viaggio di nozze.
Quanto agli italiani, sono arrivati dalla Sicilia alla Val d’Aosta per partecipare a questa “tre giorni” dedicata alla 500. Hanno fatto pochi chilometri Giorgia Bruzzese e Matteo Monteleone, provenienti da Genova, ma la loro presenza ha stupito tutti: freschi sposi, sono arrivati ancora con gli abiti da cerimonia, per cominciare il viaggio di nozze in famiglia, la grande famiglia dei cinquecentisti. Tra le tante iniziative degli organizzatori, una lunga escursione lungo le Antiche Vie del Sale, mostre di quadri d’autore dedicati alla 500, buona cucina, spettacoli. All’Ippodromo dei Fiori di Garlenda una nota di colore è stata l’esibizione della scuderia francese “Annacatafoca” capitanata dal fiduciario per la Costa Azzurra Marco Palermo: i membri si sono vestiti da Beatles e, a bordo del loro cinquino giallo travestito da sommergibile (con tanto di periscopio) hanno salutato gli ospiti d’Oltremanica con la famosa canzone “Yellow Submarine”. Il tutto ripreso in diretta televisiva dalla TG-Events, che ha dedicato alla coloratissima carovana delle 500 una diretta trasmessa sul web che molti hanno potuto seguire anche su iPad e iPhone. Bellissima, infine, la foto di gruppo per ricordare l’evento: mille “cinquini” d’ogni tipo a formare il numero 500. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero