Tuccoli in campo con il nuovo fisherman T 250 VM: «Sfidiamo gli americani con due versioni all’avanguardia»

Il nuovo fisherman T 250 VM di Tuccoli
GENOVA - In Italia il mercato dei fisherman è dominato dagli stranieri, in particolare dal made in USA. Ma da qualche tempo si fa strada uno storico marchio della nautica...

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GENOVA - In Italia il mercato dei fisherman è dominato dagli stranieri, in particolare dal made in USA. Ma da qualche tempo si fa strada uno storico marchio della nautica made in Italy, che dopo aver rischiato di affondare nella crisi post 2008, è tornato a nuova vita. E’ Tuccoli, cantiere toscano rilanciatosi alla grande grazie all’ingresso in società di un coraggioso imprenditore bergamasco, Paolo Sanguettola, un passato da velista, avvicinatosi al motore per esigenze familiari (“moglie e figlie da portare al mare”) e poi appassionatosi a tal punto da proporsi come “salvatore” del cantiere di cui era diventato affezionato cliente.


“Il cantiere Tuccoli – dice Sanguettola - ha sempre prodotto imbarcazioni sicure, solide, in grado di garantire navigabilità anche in condizioni difficili. Sarebbe stato ingiusto sottrarre al Made in Italy una realtà come questa, perciò quattro anni fa ho deciso di rilevarlo, stringendo un patto di collaborazione con Marco Tuccoli, figlio del fondatore Ivano, rimasto al mio fianco per la progettazione”.

La seconda vita di Tuccoli è culminata in un piano di rilancio che ha richiesto investimenti per 700 milioni di euro e solidi accordi con Suzuki Marine per i motori fuoribordo e con Garmin per la strumentazione. Negli ultimi tre anni il cantiere livornese si è presentato puntualmente a Genova con prodotti aggiornati, “nel rispetto di un programma che – spiega Sanguettola – si fonda su tre regole inviolabili: investire, innovare, mantenere alta la qualità”.

La novità più importante presentata al Salone di Genova 2019 è il T 250 allestito in due versioni: la T 250 VM, ovvero il fisherman Vietato ai Minori creato con il supporto del pluricampione del mondo di pesca da natante Marco Volpi, e l’allestimento denominato T 250 Capraia, che per le sue soluzioni è destinato a un uso più balneare e crocieristico. Le due versioni del nuovo T 250 affiancano le imbarcazioni già in catalogo, ovvero il T 280 nelle versioni entro e fuoribordo, il T 370 Coupé e il T440 Hard-Top.

Il nuovo fisherman è un natante in vetroresina cabinato di 7,62 metri, che si presenta con caratteristiche coerenti con lo slogan del cantiere: Fishing and cruising boats. Le due versioni si distinguono essenzialmente per la console di guida e per le dotazioni, che variano in base all’uso che s’intende fare della barca. Ovviamente gli appassionati di pesca sportiva non rinunceranno all’abbondanza di portacanne e agli ampi spazi per il pescato, mentre la versione votata ad un uso più balneare privilegia lo spazio conviviale e l’ampio prendisole. In entrambi i casi si farà apprezzare la stabilità, tipica delle barche non troppo leggere e ideale per gli amanti della pesca.


Il cantiere prevede di vendere nel 2020 tra 12 e 15 unità e non nasconde di “confidare nei problemi d’importazione dei modelli americani per conquistare posizioni sul mercato italiano”. Nei piani futuri ci sono un 19, un 21, un 30 e una nuova versione del 37 (T 370 cabinato). I piani verranno sviluppati ancora con la collaborazione di Garmin e di Suzuki Marine, ormai partner irrinunciabile del cantiere toscano, tanto che a Genova ha mostrato il nuovo motore DF300B proprio sulla poppa del Tuccoli T 250 VM. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero