Troppo inquinamento, Londra accelera bando motori termici. Zone accessibili solo ad auto elettriche e ibride

Traffico a Londra
LONDRA - Il cammino verso il bando delle auto non elettriche e non elettrificate da Londra potrebbe subire una accelerazione. Il consiglio di zona del Distretto Finanziario sta...

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LONDRA - Il cammino verso il bando delle auto non elettriche e non elettrificate da Londra potrebbe subire una accelerazione. Il consiglio di zona del Distretto Finanziario sta infatti considerando un progetto pilota che consentirebbe l'esclusione veicoli non elettrici o elettrificati dai tratti di strada della City classificati “a basse emissioni”. L'area che ospita il centro finanziario di Londra è infatti caratterizzata una serie di picchi di inquinamento da NOx (biossido di azoto), problema che è enfatizzato dall' altezza degli edifici e dalla ridotta larghezza delle strade.


Le aree della City più inquinate da NOx includono Walbrook Wharf (media di 92 microgrammi per metro cubo) e Beech Street, in (83 microgrammi per metro cubo) ben più elevati rispetto al limite UE per l'ossido di azoto pari a 40 microgrammi per metro cubo. Per contrastare questo problema - si legge su AutoExpress - Ruth Calderwood responsabile della qualità dell'aria della City ha affermato che l'amministrazione locale potrebbe introdurre zone per veicoli a bassissime emissioni, sulle quale sarebbe consentito il transito ai soli veicoli elettrici e ibridi plug-in (PHEV). La Calderwood, in una intervista al Financial Times, ha ribadito che l'Ultra Low Emission Zone - che entrerà in vigore a Londra nell'aprile 2019 - non sarà sufficiente per la City per rispettare i valori limite e quindi sarà necessario guardare a ulteriori misure per le strade più trafficate.

La Ultra Low Emission Zone (ULEZ) di Londra sarà accessibile ad auto a benzina con standard dall'Euro 4 in su, mentre per i diesel saranno ammessi solo gli Euro 6. I proprietari di veicoli che non soddisfano questo standard dovranno pagare per accedere al centro di Londra un tassa supplementare, oltre alla tariffa standard del Congesion Charge. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero