Il tricolore svetta alla Dakar 2018: da Amos a Cabini ecco gli agguerriti piloti italiani al via

Il Buggy di Eugenio Amos
LIMA – L'Italia del volante alla Dakar 2018 è rappresentata da una famiglia (papà, e due figli debuttanti) e da gente che ha molta esperienza in questa...

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LIMA – L'Italia del volante alla Dakar 2018 è rappresentata da una famiglia (papà, e due figli debuttanti) e da gente che ha molta esperienza in questa gara. A bordo delle auto ci sono tre “azzurri”. Uno è il 32enne varesotto (ma è nato in Canada, a Edmonton) Eugenio Amos. Dopo aver esordito nel 2016 ed arrivando in fondo al rally, adesso il marito di Margherita Missoni (nipote di Ottavio e Rosita Missoni e figlio di Angela, il direttore creativo della maison) si è scelto un navigatore esperto come Sebastien Delaunay e con la Ford Buggy punta in alto. «Affrontiamo la Dakar pronti a combattere con le migliori squadre come quelle Peugeot, X-Raid e Toyota», ha dichiarato Amos.Il solo equipaggio interamente italiano al via fra le auto è quello composto da Stefano Marrini e dal debuttante Maurizio Nassi. Il 43enne aretino Marrini ha corso oltre 60 tappe nel Wrc ed è alla sua quinta partecipazione alla Dakar. Guida una Toyota Land Cruiser 200 del team Samar ed ha un solo obiettivo: «Finire il rally ed arrivare a Cordoba, che per me è una sorta di seconda città natale», ha spiegato. Nassi, classe '63, festeggia la sua “prima volta” in gara (da spettatore ha già seguito parecchie volte la Dakar) ed anche il 55esimo compleanno, in occasione della seconda tappa, a Pisco, il 7 gennaio.


I partecipanti alla prova riservata ai truck sono più numerosi. Il Team Orobica Raid schiera addirittura tre equipaggi e tutti con lo stesso veicolo un Mercedes Unimog, il mezzo in dotazione anche ad alcuni eserciti. Con il numero 533 partiranno gli esperti Antonio Cabini e Giulio Verzeletti: il primo è alla 21esima Dakar, il secondo alla 16esima ed entrambi sono reduci dall'avventura sudamericana dello scorso anno quando hanno guidato fino in fondo la PanDakar. A bordo ci sarà anche la debuttante Raffaella Cabini, classe 96, motociclista di successo e figlia di Antonio. Fra le donne è la più giovane partecipante a questa edizione.


Carlo, il secondo figlio di Antonio Cabini, è sul veicolo con il numero 535. Ha appena 19 anni ed è il meccanico dell'equipaggio di cui fanno parte Nicola Montecchio e Loris Calubini. L'età media è di 37 anni. Con il numero 534 partono Paolo Calabria e Giuseppe Fortuna. Il primo deve arrivare almeno fino all'undicesima tappa per celebrare in corsa il suo 52esimo compleanno. Ha già corso tre volte la Dakar. Anche Fortuna, che ha appena compiuto 59 anni e superato i 110 chili di peso, è un esperto dei rally, Dakar compresa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero