RUSSELSHEIM - Sarà una delle regine del prossimo salone di Ginevra all’inizio del mese di marzo. Accuratamente camuffati abbiamo avuto modo di provare alcuni degli...
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Il brand tedesco del gruppo GM ha una grande tradizione nel segmento, una storia che parte negli anni Trenta con l’Admiral e poi si consolida con la Kapitan, la Diplomat, la Commodore e la Senator. Opel aveva anticipato quale sarebbe stato il suo nuovo corso, in particolare nel settore delle ammiraglie, al salone di Francoforte 2013 con l’elegante concept Monza, un mix di sportività, efficienza e sfruttamento dello spazio.
La seconda generazione di Insignia nasce da un foglio bianco partendo da un pianale tutto nuovo (E2), più rigido, che consente di risparmiare fino a 175 kg rispetto al precedente modello. Il passo è più lungo di 9 cm ma, grazie ad una maggior lunghezza dell’auto di soli 5,5 cm, sono stati accorciati sia lo sbalzo anteriore che il posteriore.
Più larga di qualche millimetro e più bassa di 3 cm offre una notevole abitabilità e un’eccellente precisione di guida grazie allo schema delle sospensioni all’avanguardia e alla possibilità di avere una raffinata trazione integrale con tanto di torque vectoring sull’asse posteriore.
Tutte queste chicche sono standard sulla versione al top della gamma che avrà anche la trasmissione automatica a otto rapporti e il propulsore due litri benzina turbo twinscroll con 250 cv e 400 Nm. Interessante anche il nuovo 1.5 benzina sovralimentato da 165 cv e 250 Nm più leggero ed efficiente del precedente 1.6. I diesel vanno da 110 a 170 cv. Insignia Grand Sport può avere il sistema di illuminazione Intellilux Led Matrix, quanto di più sofisticato attualmente disponibile per viaggiare in totale sicurezza di notte.
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Il Messaggero