Toyota, un debutto da signora. La casa giapponese, leader della motorizzazione ibrida, presenta il suo primo Suv elettrico

La Toyota bz4x concept
La natura insegna che gli incroci migliorano la specie. E non v’è dubbio che l’ibrido ha fatto evolvere l’automobile portandola a nuovi livelli di...

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La natura insegna che gli incroci migliorano la specie. E non v’è dubbio che l’ibrido ha fatto evolvere l’automobile portandola a nuovi livelli di efficienza e preparandola al salto successivo, quello della piena elettrificazione. Accadde nel 1997 con la Prius ed oggi la Yaris, dotata dello stesso sistema ibrido continuamente perfezionato, è l’auto straniera più venduta in Italia in un mercato che è ibrido oltre il 30% (plug-in compreso) e nel quale la Toyota in maggio è salita sul gradino più basso del podio. E tutto mentre la GR010 domina nel WEC, la Yaris è in testa nel WRC e sta per pendere il via il GR Yaris rally cup, il primo campionato italiano monomarca organizzato da Toyota. Due facce della stessa auto, capace di essere il piccolo genio che ha le emissioni più basse tra le auto senza spina (64 g/km di CO2) e, allo stesso tempo, il piccolo mostro con 261 cv, trazione integrale permanente e uno 0-100 km/h in 5,2” che, con poche mosse, diventa un’auto da corsa. Allo stesso tempo, la Toyota più efficiente in listino è anche il suv più potente e il più venduto nel mondo. Parliamo della RAV4 plug-in hybrid da 306 cv, quella cha accelera da 0 a 100 km/h in 6 secondi, ma consuma 1 litro di benzina ogni 100 km, pari a 22 g/km di CO2, e può percorrere 75 km in elettrico.



Schizofrenia? No, sintesi perfetta all’interno di una visione della mobilità che contempla le ragioni dell’accessibilità e della sostenibilità insieme alle emozioni fornite dalle prestazioni e dal divertimento di guida. Il fulcro tecnico di questo passaggio sono proprio le piattaforme di nuova generazione della famiglia TNGA (Toyota New Global Architecture). Sono loro le protagoniste nascoste di modelli di successo, come la GA-K per la RAV4, la GA-C per la C-HR e la Corolla (l’auto più venduta al mondo). La GA-L fa da base alle Lexus LS e LC e anche alla Mirai a idrogeno, capace di percorrere oltre mille chilometri con un pieno e dimostratore vivente di una tecnologia che può avere molteplici applicazioni, anche quelle stazionarie come l’illuminazione della Torre Eiffel.

Tutto questo si può fare utilizzando uno o più stack dello stesso tipo che si trova nel cofano della Mirai, ricavando l’idrogeno dall’acqua e restituendolo all’ambiente come acqua in forma di vapore. E c’è anche la GA-B sulla quale è basata la Yaris di quarta generazione che, sin dal suo lancio nel 1999, è stata sempre la Toyota più venduta in Italia, ma presto sarà scalzata dalla Yaris Cross. Il nuovo piccolo suv è lungo 4,18 metri e monta lo stesso sistema ibrido con 3 cilindri 1.5 a benzina da 116 cv, in più ci sarà la variante a trazione integrale realizzata con un motore elettrico dedicato alle ruote posteriori. La Yaris Cross arriverà in settembre e, come la Yaris, godrà di WeHybrid, la formula assicurativa che fa pagare 4 centesimi ogni km percorso con il motore a scoppio ed è gratis per quelli in elettrico. 

Nel 2022 sarà poi la volta di un’altra derivazione della piattaforma GA-B, ovvero la nuova Aygo che diventerà un piccolo crossover e avrà tutti i vantaggi di una base tecnica nata per potenze ben maggiori, ma senza alcuna forma di elettrificazione, per tenere fede alla filosofia di Toyota secondo la quale la mobilità deve essere accessibile in ogni caso. Ma la via maestra rimane l’elettrificazione e nel 2025 rappresenterà il 90% delle vendite tra ibrido (70%), ibrido plug-in (10%) ed elettrico (10%). Per allora saranno 6 le Toyota a batteria e la prima avrà la veste della bZ4, suv delle dimensioni della RAV4 e prima Toyota ad essere basata sulla piattaforma e-TNGA, nativa per auto elettriche e sviluppata insieme a Subaru.


Potrà fare da base ad auto a trazione anteriore, posteriore o integrale con potenze da 80 a 300 kW e batterie con capacità da 50 a 100 kWh per autonomie da 300 a 600 km. La nuova specie di automobili è dunque pronta e discende dall’ibrido. L’obiettivo è raggiungere la neutralità di CO2 entro il 2050. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero