MADRID - Nell’ormai affollatissimo panorama dei Suv compatti mancava solo lei, la Toyota, che oggi va a colmare la casella mancante con il suo C-HR, presentato in anteprima...
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Un Suv compatto e moderno, che già dalla sigla C-HR, ovvero Coupé High Rider, riassume il senso e la sostanza di una vettura in grado, per l’aspetto grintoso e l’abitabilità interna, di essere una valida alternativa alle coupé. Basato sulla nuova piattaforma TNGA (Toyota New Global Archietecture) che oltre a lasciare a designer e progettisti maggiore libertà di espressione, prevede l’alloggiamento del motore molto più in basso rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi, per abbassare il baricentro e favorire così la maneggevolezza. Le motorizzazioni previste per allineare il temperamento stradale all’aspetto sportivo della carrozzeria sono due: il 1.2 turbo benzina sovralimentato in grado di erogare 116 cv e 185 Nm di coppia massima tra i 1.500 e i 4.000 giri/min, già visto sulla Auris, ed abbinabile unicamente al cambio automatico Cvt. Libertà di scelta invece per quanto riguarda la trazione che può essere anteriore, con lo schema tradizionale tutto avanti, o integrale, con un giunto elettromagnetico per la trasmissione della trazione al posteriore quando necessario. Dai pionieri della tecnologia quali sono in Toyota, non poteva mancare la versione Hybrid, ereditato dalla Prius, da 122 cv e 1.8 di cilindrata a ciclo Atkinson, caratteristica che accomuna tutti gli ibridi a marchio Toyota-Lexus.
Oltre ai 98 cavalli di potenza erogati dal motore a benzina, che grazie alle migliorie dei tecnici giapponesi ha un rendimento termico da record del 40%, sono state molte le modifiche importanti anche per quanto riguarda la parte elettrica. Il motore principale, identificato dalla sigla MG2, eroga 72 cavalli, il tutto è però ora più efficiente, più leggero e di dimensioni inferiori rispetto alla versione precedente. Discorso analogo anche per l’inverter, che è ora più compatto di oltre il 30%. Lineari e ricchi di tecnologia gli allestimenti previsti per Toyota C-HR: si parte dall’Active abbinabile sia al 1.2 turbo a benzina, sia all’Hybrid da 122 cv, che prevede cerchi in lega di serie da 17”, sistema multimediale Toyota Touch 2 (schermo da 8”, DAB, retrocamera di parcheggio e connettività Bluetooth®, Aux-in e USB), pacchetto di sicurezza Toyota Safety Sense Plus (sistema pre-collisione con rilevamento pedoni, avviso superamento corsia, riconoscimento segnaletica stradale, fari abbaglianti automatici, cruise control adattivo) e clima automatico bizona.
L’allestimento Style si differenzia per la carrozzeria bicolore, i vetri oscurati ed i cerchi in lega da 18”. Infine c’è l’allestimento Lounge, il più completo, che torna alla tinta unita ed aggiunge alle dotazioni precedenti il sistema di parcheggio assistito SIPA e il Nanoe ION Generator per la sanificazione dell’abitacolo. Style e Lounge sono disponibili solo in abbinamento al 1.2 turbo benzina a trazione integrale o al motore ibrido.
Interessante il listino, che tiene conto di uno sconto di 3.900 euro, che diventano 4.900 euro in caso di permuta, parte dai 21.500 Euro per una 1.2 turbo benzina 2WD Active, 23.500 per una 1.2 turbo benzina 4WD Active o una 1.8 Hybrid Active, per arrivare ai 25.500 in caso di scelta di una Style o Active con motore 1.2 turbo benzina 4WD o 1.8 Hybrid.
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Il Messaggero