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Vincere sul mercato e sui campi di gara. Così vuole essere la Toyota che, da numero uno delle vendite a livello mondiale, si appresta a rilanciare la corsa sull’elettrificazione con una strategia ad ampio raggio che comprende diverse forme di propulsione per guidare la decarbonizzazione, essere l’interprete presso i clienti di tutti il loro bisogni di mobilità e, allo stesso tempo, toccare le loro emozioni con grandi risultati nelle competizioni. Ecco quindi che, dopo aver vinto la Dakar e aver trionfato per la quinta volta di fila alla 24 Ore di Le Mans, la casa delle Tre Ellissi sta difendendo con successo il doppio titolo nel WRC. E le conseguenze già si vedono sulla percezione del marchio con effetti clamorosi. La GR Yaris è infatti diventata un instant classic prezioso come l’oro mentre la nuova GR 86, in meno di due ore, ha collezionato 300 ordini bruciando i volumi che Toyota Motor Italia aveva previsto di fare in due anni. Dunque qualcosa è cambiato e lo testimonia anche la quota crescente quota di Yaris, Corolla, C-HR e Hilux vendute nelle rispettive versioni GR Sport, le cui uniche differenze sono poco più che estetiche. E questo avviene mentre Toyota consolida il suo terzo posto nelle immatricolazioni in Italia superando in maggio la quota del 7%, praticamente identica a quella detenuta in tutta Europa dove i volumi sono addirittura cresciuti rispetto allo scorso anno, nonostante il calo generalizzato.
La gamma insomma funziona a pieno regime, ci sono modelli freschi come la Yaris Cross e la Aygo X, altri in arrivo come la Corolla Cross e altri che stanno per rinnovarsi.
L’idea di Toyota è raggiungere il 10% di vendite in Europa ad emissioni zero entro il 2025, passare al 50% nel 2030 ed essere pronta al 100% nel 2035. E nel bouquet di tecnologie offerte c’è ovviamente anche l’idrogeno, a maggior ragione con un piano che per il nostro paese comprende 40 stazioni di rifornimento, tra cui anche quella che l’Eni ha appena inaugurato a Mestre, la seconda dopo quella di Bolzano. Questo permetterà di includere nella flotta di Kinto Share, il servizio di car sharing del marchio di mobilità Kinto, ben tre Mirai nell’area di Venezia iniziando un percorso di conoscenza presso il pubblico di questa tecnologia che avrà un ruolo fondamentale per raggiungere l’obiettivo dell’Unione Europea di azzerare l’impronta di CO2 entro il 2050. In questo percorso ci sono anche i veicoli commerciali. E dopo il Proace e Proace City, tutti e due anche elettrici, Toyota ha stabilito un altro accordo con Stellantis per avere in listino un mezzo della categoria 2 tonnellate, dunque parente stretto del Ducato e dell’e-Ducato che sono prodotti presso gli stabilimenti di Gliwice (Polonia) e di Atessa (Chieti) .
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Il Messaggero