Tesla Roadster vola verso Marte. Falcon Heavy supera primo test e rivoluziona l’esplorazione spaziale

La Tesla Raodster nello spazio in viaggio verso Marte con sullo sfondo la Terra
CAPE CANAVERAL - Un lancio spettacolare, un’auto rosso ciliegia pronta a sfidare la fascia degli asteroidi per raggiungere Marte con la scritta «Don’t...

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CAPE CANAVERAL - Un lancio spettacolare, un’auto rosso ciliegia pronta a sfidare la fascia degli asteroidi per raggiungere Marte con la scritta «Don’t panic» sul cruscotto e accompagnata dalla musica di David Bowie, due razzi su tre che dopo essere stati lanciati in orbita rientrano a Terra posandosi nei punti prestabiliti: il primo test del Falcon Heavy, il gigantesco razzo riutilizzabile della SpaceX di Elon Musk, è immaginifico e nello stesso tempo è un passo concreto lungo la strada dell’esplorazione spaziale. «La novità assoluta è che si tratta dell’iniziativa di un privato, senza un preciso mandato o un contratto da parte di un’istituzione pubblica», ha osservato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Roberto Battiston.

 

La tecnologia rivoluzionaria è quella che ha permesso di recuperare due stadi del lanciatore su tre: «l’atterraggio dei primi due stadi in parallelo - ha osservato Battiston - resterà sotto gli occhi di tutti ed è uno stimolo a proseguire nella competizione, che nel settore dei lanciatori esiste da sempre». A pochi minuti del lancio entrambi gli stadi laterali sono rientrati, atterrando sulle piattaforme predisposte nel Kennedy Space Center, da dove il Falcon Heavy era partito; è rientrato anche il terzo stadio, il principale, ma non è riuscito a centrare la piattaforma di atterraggio ed è caduto nell’oceano Atlantico. Nonostante questo, il volo di prova del Falcon Heavy è riuscito perché ha aperto una nuova strada. «Oggi a nessuno verrebbe in mente di far partire un aereo e poi di buttarlo via: con i razzi - ha detto Battiston - accade ancora questo. Ecco perché quella della SpaceX di Elon Musk è una tecnologia innovativa. Credo che questa strada e quella della stampa 3D abbasseranno i costi».


Il Falcon Heavy è anche una promessa per gli Stati Uniti, che potrebbero tornare ad avere la capacità di portare nello spazio equipaggi umani. Fa sognare, intanto, anche la Tesla Roadster di Musk portata dal Falcon Heavy in un’orbita solare dalla quale saluterà Marte, senza però avvicinarlo: le regole sulla protezione planetaria impongono infatti di evitare ogni forma di contaminazione. Le prime immagini arrivate a Terra mostrano l’ auto in volo e al volante Starman, il manichino vestito da astronauta. È solo l’ultima delle trovate visionarie di Musk, dopo il progetto di portare sul pianeta rosso un milione di coloni e il treno a levitazione magnetica Hyperloop in grado di viaggiare a mille chilometri l’ora. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero