Terrafugia TF-X, ecco l'auto che vola: non poteva che arrivare dagli Stati Uniti

Ecco la Terrafugia TF-X in volo. Può decollare anche verticalmente, come un elicottero
BOSTON - Oltre 300 chilometri all'ora di velocità massima e 800 di autonomia. In teoria sono prestazioni se non proprio “ordinarie”, ormai nemmeno eccessivamente...

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BOSTON - Oltre 300 chilometri all'ora di velocità massima e 800 di autonomia. In teoria sono prestazioni se non proprio “ordinarie”, ormai nemmeno eccessivamente straordinarie. Ma c'è un dettaglio: che per Terrafugia TF-X, cioè l'auto per la quale vengono dichiarate, riguardano la fase aerea. Già, perché gli ingeneri della società americana con sede a Woburn, nel Massachusetts, e legati al prestigioso MIT, hanno diffuso foto e video del modello che potrebbe arrivare alla produzione di serie già entro 8-12 anni.



Al momento di TF-X esiste solo un modello in scala 1:10 per i test nella galleria del vento e lo stesso filmato è solo una (piacevole) animazione. Dati tecnici non ne esistono, se viene annunciata una potenza di 300 cavalli per la fase di volo, ma l'auto volante sembra avere le dimensioni di una station wagon. Per decollo e atterraggio, che avvengono in modo verticale, come per gli elicotteri o come per diversi aerei VTOL (Vertical Take-Off and Landing), è sufficiente un'area dal diametro che supera di poco i 30 metri.

Le linee sono sinuose e le ali vengono “nascoste” (si fa per dire) dentro la carrozzeria durante la fase di marcia su strada. La trasformazione avviene quando TF-X viene fermata e la strumentazione di bordo verifica che ci siano le condizioni necessarie per avviare le procedure di decollo. La società aeronautica americana assicura che la tecnologia è in grado di eseguire tutte le manovre, incluse quelle per evitare collisioni. Tanto che per formare chi sta al volante/cloche bastano un corso di appena una mezza dozzina di ore.

I rotori ad alimentazione elettrica diventano ali durante la fase aerea e le eliche vengono sostituite dalla una propulsione longitudinale. Il computer di bordo analizza i dati (inclusi quelli sul meteo e sulle possibili zone di atterraggio: non è chiaro come verrà considerata TF-X e se e semmai di quali autorizzazioni dalle torri di controllo avrà bisogno) e valuta l'autonomia, intervenendo in caso di necessità. Il veicolo volante è dotato di un paracadute.


Terrafugia si è sbilanciata perfino sul prezzo, precisando che “è probabile che TF-X sia più costosa di un'auto normale”, anche se forse con un listino paragonabile a quello di un veicolo di lusso (che non vuol dire molto perché già da 50.000 euro ci sono modelli che rispondono a queste caratteristiche. La società cerca di investitori e collaborazioni per accorciare i tempi e, soprattutto, per raggiungere economie di scala. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero