Teofilatto (Aniasa): «Un importante settore che è già tornato sopra i livelli del 2008»

Pietro Teofilatto, direttore della sezione Noleggio a Lungo Termine di Aniasa
ROMA - È il veterano di Aniasa visto che è in servizio presso l’associazione di Confindustria dal 1989. «Rimani qui e ti divertirai» gli disse il...

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ROMA - È il veterano di Aniasa visto che è in servizio presso l’associazione di Confindustria dal 1989. «Rimani qui e ti divertirai» gli disse il primo presidente, Renato Calligaro e un giovane Pietro Teofilatto lo prese alla lettera diventando anni dopo il direttore della sezione Noleggio a Lungo Termine.


Il mercato tira: il lungo termine ha guadagnato il 16,4% nei primi 10 mesi e a ottobre è stato il canale di vendita più vivace (+13,8%). Più merito delle pmi o delle grande aziende?
«Entrambe. Le grandi aziende non allungano più i contratti e non diminuiscono i veicoli in flotta, anzi il noleggio diventa sempre più un partner fondamentale, anche per forme spurie come il “mid term” o il corporate car sharing. Poi c’è stato un vero e proprio boom dei commerciali, infine le pmi e i professionisti hanno capito i vantaggi del noleggio. In generale, c’è una sempre maggiore differenziazione dell’offerta e di domanda per il “pay per use”».

La tendenza del NLT presso i privati continua?
«Sì, siamo saliti ad almeno 25mila clienti contro i 18mila del 2016. Provengono spesso dall’esperienza del car sharing o utilizzano un’auto aziendale e vogliono una seconda auto per la famiglia. Anche la comunicazione va sempre di più in questa direzione, con prezzi esposti Iva compresa e case automobilistiche che pubblicizzano le proprie auto attraverso la rata».

Anche la flotta complessiva è cresciuta?
«Sì, siamo arrivati a 660mila veicoli, 50mila in più rispetto al 2016. E si tratta, così come per i privati, di stime per difetto».

Quanto ha inciso il super ammortamento sul mercato del NLT e quanto inciderebbe un suo accantonamento?
«Ha inciso molto, perché ha contribuito alla diffusione del noleggio: nel 2016 abbiamo superato il record di immatricolazioni del 2008 e nel 2017 avremo un altro anno record. Se non dovesse più esserci, il noleggio rallenterà, ma di certo non si fermerà perché riteniamo che ci siano ancora spazi di crescita. Al momento, il super ammortamento non è incluso nella legge di stabilità, ma il governo lo starebbe riconsiderando sotto la pressione di tutte le associazioni dell’auto che stanno facendo fronte unico per farne comprendere tutti i vantaggi. Il primo è che aumenta le entrate erariali del 350%; il secondo è che abbiamo su strada vetture più sicure, che consumano meno e hanno minori emissioni; il terzo è che permettono di immettere sul mercato secondario veicoli molto appetiti e altamente efficienti. Caro governo, manteniamo il super ammortamento, almeno per un anno!».

Il noleggio all’interno delle pubbliche amministrazioni sta funzionando?
«Sta funzionando. Oramai nessun può parlare più di scandalo perché in giro ci sono oltre 60mila auto blu a noleggio con blackbox dislocate presso oltre 2.700 pubbliche amministrazioni. Di quelle auto oggi se ne conoscono l’utilizzo in tempo reale e i costi».

Le aziende vogliono abbassare le emissioni di CO2. Qual è per ora la via preferibile? Andare verso l’elettrico o accontentarsi dell’ibrido?
«La tutela dell’ambiente prima era un fatto di immagine, oggi è diffuso e sentito, inoltre i veicoli a basso impatto hanno costi operativi inferiori, ma manca ancora un’infrastruttura elettrica dunque le aziende si orientano sempre verso il diesel Euro 6b di ultima generazione, ingiustamente demonizzato, e l’ibrido».

Sta cambiando il mix delle alimentazioni?
«Il diesel è sceso dal 80% all’75%, il benzina è salito dal 18% al 19%, l’ibrido è al 2,5%. Il GPL è all’1,5% e il metano all’1,1% mentre l’elettrico e allo 0,3%».

C’è un’evoluzione anche per il tipo di carrozzeria verso le ruote alte, come per il resto del mercato?
«L’evoluzione delle flotte segue il mercato. I Suv stanno salendo mentre stanno scendendo wagon e monovolume. La scelta va sempre di più verso le cilindrate medie e le versioni business».

In che misura l’espansione del noleggio a breve è sostenuta dal rent-to-rent?

«Il rent-to-rent riguarda almeno 40mila unità, più della metà attraverso il noleggio a lungo termine, il resto attraverso il leasing finanziario. In generale rappresenta uno strumento flessibile di approvvigionamento della flotta, anche in funzione della stagionalità del noleggio a breve che comunque sta aumentando la propria flotta». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero