GINEVRA – La tecnologia cinese TREV, acronimo di Turbine-Recharging Electric Vehicle, porta lavoro in Italia. Un anno dopo aver presentato il suo primo concept al Salone di...
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In versione da circuito, Ren sarà una monoposto con il guidatore al centro. In alternativa, quando sarà disponibile anche la declinazione stradale, si potranno avere supercar modulari anche a due o a tre posti, con gli occupanti seduti lateralmente ed in posizione leggermente arretrata. Alla Ren da pista si accede mediante un cupolino da jet supersonico, mentre l'apertura di quella da strada è basata su una copottina che si alza e si sposta dietro i passeggeri. Una soluzione (anche telecomandata) “italiana”, visto che il design del modello è stato curato da Giorgetto e Fabrizio Giugiaro. L'ispirazione è di chiara matrice aerospaziale.
La supercar è costruita in gran parte in fibra di carbonio con componenti in leghe di alluminio e acciaio ad alta resistenza ed all'anteriore monta una inedita barra antirollio regolabile su ingranaggi “a vista”: una tecnologia che potrebbe anche venire brevettata poiché è stata sviluppata da LM Gianetti espressamente per Ren. Italiana è anche la pista – il circuito di Monza – dove Techrules ed il team di produzione hanno completato i test sulla verifica dell'installazione dei vari componenti: i collaudi hanno riguardato sterzo, sospensioni, freni e telaio monoscocca.
La supercar da quasi 4,7 metri di lunghezza e 2 di larghezza (appena 1,2 di altezza) che a secco pesa 1.630 chilogrammi esercita un grande fascino con il suo sistema di trazione che è in grado di garantire fino a 2.000 chilometri di autonomia con appena 80 litri di carburante: i due serbatoi da 40 litri, installati sotto le due “vasche” laterali che nella versione da pista sono vuoti, mentre in quella stradale alloggiano i passeggeri, sono omologati dalla FIA. L'autonomia a zero emissioni di Ren arriva fino a 200 chilometri. Il sistema TREV – la turbina interviene per fare il pieno di energia – può venire alimentato con carburanti liquidi o gassosi. Nel corso delle prove è stato impiegato il diesel: ha garantito “le migliori capacità in termini di prestazioni, con un livello di emissioni migliori dello standard Euro 6”, informa Techrules. Per la Ren da pista, i consumi sono ben diversi da quelli contenutissimi potenzialmente possibili (0,18 l/100 km) e raggiungono più ordinari 7,7 l/100 km).
A seconda delle esigenze, Ren può venire equipaggiata con 2, 4 o 6 motori Yasa, ciascuno dei quali ha 217,5 cavalli di potenza. Significa che la supercar può arrivare fino a 1.305 cavalli con paurosi 2.340 Nm di coppia. Ren schizza da 0 a 100 in appena 2,5 secondi (5,5 per raggiungere i 200 orari), mentre la velocità massima dichiarata è di 320 km/h. Circa il prezzo Techrules continua a tenersi abbottonatissima.
Il Messaggero