Techrules Ren, la supercar cinese a propulsione ibrida disegnata da Giugiaro da 1.305 cv

La Techrules Ren esposta a Ginevra
GINEVRA – La tecnologia cinese TREV, acronimo di Turbine-Recharging Electric Vehicle, porta lavoro in Italia. Un anno dopo aver presentato il suo primo concept al Salone di...

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GINEVRA – La tecnologia cinese TREV, acronimo di Turbine-Recharging Electric Vehicle, porta lavoro in Italia. Un anno dopo aver presentato il suo primo concept al Salone di Ginevra, Techrules ha esibito Ren al motor show elvetico, cioè la versione destinata alla produzione della supercar a propulsione ibrida seriale. La realizzazione delle prime 10 vetture, riservate esclusivamente alla pista, scatterà nel 2018 a Moncalieri, dove la LM Gianetti ha la propria officina. Gli occupati sono attualmente 50, ma con questa commessa potrebbero salire di una decina.


In versione da circuito, Ren sarà una monoposto con il guidatore al centro. In alternativa, quando sarà disponibile anche la declinazione stradale, si potranno avere supercar modulari anche a due o a tre posti, con gli occupanti seduti lateralmente ed in posizione leggermente arretrata. Alla Ren da pista si accede mediante un cupolino da jet supersonico, mentre l'apertura di quella da strada è basata su una copottina che si alza e si sposta dietro i passeggeri. Una soluzione (anche telecomandata) “italiana”, visto che il design del modello è stato curato da Giorgetto e Fabrizio Giugiaro. L'ispirazione è di chiara matrice aerospaziale.

La supercar è costruita in gran parte in fibra di carbonio con componenti in leghe di alluminio e acciaio ad alta resistenza ed all'anteriore monta una inedita barra antirollio regolabile su ingranaggi “a vista”: una tecnologia che potrebbe anche venire brevettata poiché è stata sviluppata da LM Gianetti espressamente per Ren. Italiana è anche la pista – il circuito di Monza – dove Techrules ed il team di produzione hanno completato i test sulla verifica dell'installazione dei vari componenti: i collaudi hanno riguardato sterzo, sospensioni, freni e telaio monoscocca.

La supercar da quasi 4,7 metri di lunghezza e 2 di larghezza (appena 1,2 di altezza) che a secco pesa 1.630 chilogrammi esercita un grande fascino con il suo sistema di trazione che è in grado di garantire fino a 2.000 chilometri di autonomia con appena 80 litri di carburante: i due serbatoi da 40 litri, installati sotto le due “vasche” laterali che nella versione da pista sono vuoti, mentre in quella stradale alloggiano i passeggeri, sono omologati dalla FIA. L'autonomia a zero emissioni di Ren arriva fino a 200 chilometri. Il sistema TREV – la turbina interviene per fare il pieno di energia – può venire alimentato con carburanti liquidi o gassosi. Nel corso delle prove è stato impiegato il diesel: ha garantito “le migliori capacità in termini di prestazioni, con un livello di emissioni migliori dello standard Euro 6”, informa Techrules. Per la Ren da pista, i consumi sono ben diversi da quelli contenutissimi potenzialmente possibili (0,18 l/100 km) e raggiungono più ordinari 7,7 l/100 km).

A seconda delle esigenze, Ren può venire equipaggiata con 2, 4 o 6 motori Yasa, ciascuno dei quali ha 217,5 cavalli di potenza. Significa che la supercar può arrivare fino a 1.305 cavalli con paurosi 2.340 Nm di coppia. Ren schizza da 0 a 100 in appena 2,5 secondi (5,5 per raggiungere i 200 orari), mentre la velocità massima dichiarata è di 320 km/h. Circa il prezzo Techrules continua a tenersi abbottonatissima.

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Il Messaggero