Techeetah e Dragon Racing evitano la squalifica, solo una multa per le modifiche alle cinture di sicurezza

La Techeetah di Jean-Eric Vergne vittoriosa all' EPrix di Santiago del Cile
ROMA – La modifica alle cinture di sicurezza sulle monoposto di Formula E vale una multa, ma non basta per una squalifica. Techeetah ha salvato la clamorosa doppietta del...

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ROMA – La modifica alle cinture di sicurezza sulle monoposto di Formula E vale una multa, ma non basta per una squalifica. Techeetah ha salvato la clamorosa doppietta del primo ePrix di Santiago del Cile nonostante i commissari abbiano rilevato delle irregolarità. Il team cinese ha versato 30.000 euro di ammenda, 15.000 per la monoposto del vincitore, Jean Eric Vergne, e altrettanti per quella del secondo classificato, André Lotterer. Il circuito ha incassato altri 15.000 euro per l'infrazione addebitata anche ai sistemi di protezione installati sulla vettura di Jerome D'Ambrosio (Dragon Racing).


La questione delle cinture di sicurezza non è mai stata meno secondaria come in Cile, dove è stato abolito il tempo minimo di sosta ai box per il cambio macchina di 45 secondi. Non a caso la sanzione ha suscitato qualche reazione, tipo quella Dilbagh Gill, il capo della scuderia indiana Mahindra, che a Santiago ha perso in una sola gara sia la testa della classifica piloti, che deteneva con Felix Rosenqvist, sia quella a squadre.

«Sono deluso dal fatto che le stesse modifiche non fossero state autorizzate prima della gara», ha raccontato ad un sito specializzato britannico. «È evidente che i cambiamenti hanno agevolato un pit spot molto rapido», ha osservato Gill. La sua considerazione pare essere condivisa anche da altri all'interno del circuito, ma solo in forma anonima. Il confronto è quello con l'esclusione dalla classifica di Daniel Abt (Audi Sport Abt Schaeffler), che aveva vinto il secondo ePrix di Hong Kong nel giorno del suo compleanno.


I dissapori sembrano nascere dal fatto che un errore amministrativo, come nel caso dell'auto di Abt, venga punito con maggiore durezza rispetto ad uno relativo ai sistemi di sicurezza. La Formula E ha fatto sapere che non verranno tollerati altre modifiche in futuro ed ha anche precisato che i commissari valuteranno semmai quali possibili cambiamenti potranno venire autorizzati nel rispetto delle disposizioni sulla sicurezza prima della disputa della gara di Città del Messico, in calendario il 3 marzo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero