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Dal 1 di gennaio 2024 gli autoveicoli elettrici saranno assoggettati all’imposta sugli autoveicoli. Nella seduta di ieri, il Consiglio federale ha preso atto dei risultati della procedura di consultazione concernente la soppressione dell’esenzione dall’imposta per gli autoveicoli elettrici e ha approvato la modifica dell’ordinanza sull’imposizione degli autoveicoli. In tal modo il Consiglio federale intende contrastare le perdite fiscali e garantire il conferimento a favore del Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). L’imposizione degli autoveicoli elettrici e parte del piano di correzione per il bilancio dello Stato deciso dal Consiglio federale nella sua seduta del 25 gennaio 2023. Con la soppressione dell’esenzione dall’imposta, dal 1 gennaio 2024 gli autoveicoli elettrici saranno assoggettati alla normale aliquota del 4 per cento prevista per gli autoveicoli destinati al trasporto di persone o di merci.
L’imposta viene riscossa sul prezzo all’importazione e non sul prezzo di vendita finale degli autoveicoli.
Il Consiglio federale contrasta tali perdite mediante l’assoggettamento dei veicoli elettrici all’imposta sugli autoveicoli. Sulla base della legge federale sull’imposizione degli autoveicoli, la Confederazione riscuote un’imposta del 4 per cento sugli autoveicoli destinati al trasporto di persone o di merci. Conformemente alla Costituzione federale, le entrate provenienti dall’imposta sugli autoveicoli sono vincolate per il conferimento al FOSTRA. L’esenzione per gli autoveicoli elettrici si applica dall’introduzione dell’imposta sugli autoveicoli nel 1997. Con tale esenzione il Consiglio federale intendeva allora creare incentivi economici per lo sviluppo della mobilita elettrica. Nel frattempo, con la crescita della mobilita elettrica la situazione e cambiata notevolmente: dal 2018 al 2022 il numero di autoveicoli elettrici importati annualmente e aumentato di quasi sei volte, passando da circa 8000 a oltre 45.000.
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