Suzuki, joint venture con Toshiba e Denso per le batterie. Fornirà accumulatori agli ioni di litio sul mercato indiano

accumulatori agli ioni di litio
Per fornire pacchi batteria agli ioni di litio alle autovetture destinate al mercato indiano, che si appresta a stabilire nuovi standard in materia di CO2, Suzuki, Toshiba e Denso...

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Per fornire pacchi batteria agli ioni di litio alle autovetture destinate al mercato indiano, che si appresta a stabilire nuovi standard in materia di CO2, Suzuki, Toshiba e Denso hanno raggiunto un accordo di base al fine di dar vita ad una partnership dedita alla costruzione di pacchi batteria. Questa collaborazione, il cui conto capitale iniziale sarà di 20 miliardi di yen giapponesi, consentirà di offrire una fornitura stabile di pacchi batterie agli ioni di litio in India, contribuendo all’iniziativa «Make in India» del governo locale. In seguito, per la joint venture si prevede una capitalizzazione di 2 miliardi di yen giapponesi con una quota di partecipazione che sarà ridistribuita al 50% per Suzuki, al 40% per Toshiba, ed al 10% per Denso.

Nel mercato automobilistico indiano, nel quale le auto compatte vanno per la maggiore, l’introduzione di una tecnologia sostenibile è diventata necessaria, ma è importante che questa sia commisurata ai modelli più accessibili. Tramite questa joint venture, Suzuki si farà promotrice della diffusione di questi veicoli in India. La casa di Hamamatsu, però, è attiva sulla tematica delle batterie anche in riferimento alle moto, visto che in Giappone, grazie al The Swappable Battery Consortium for Electric Motorcycles, fondato da Honda Motor Co., Ltd., Kawasaki Heavy Industries, Ltd., Suzuki Motor Corporation e Yamaha Motor Co., Ltd., nato nell’aprile 2019, mira ad aumentare l’utilizzo di moto elettriche. Una diffusione che verrà favorita dall’accordo raggiunto per standardizzare le batterie sostituibili ed i sistemi di sostituzione; lo stesso accordo avrà risvolti importanti sulla condivisione delle batterie, in quanto ridurrà i tempi di approvvigionamento energetico e, di conseguenza, andrà a migliorare l’autonomia delle due ruote elettriche.

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Il Messaggero