Stellantis, Tavares: «Pressione su prezzi c’è ma obiettivo è estrarre valore. È più forte negli Stati Uniti che in Europa»

Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis
La pressione sui prezzi è uno dei potenziali fattori di freno per il comparto auto ma Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, non appare preoccupato sotto...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

La pressione sui prezzi è uno dei potenziali fattori di freno per il comparto auto ma Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, non appare preoccupato sotto questo punto di vista. Per il numero uno del gruppo nato dalla fusione tra Fca e Psa, i prezzi “possono adattarsi” alle condizioni di mercato, tenendo sempre presente che la cosa più importante è comunque preservare la redditività, riducendo per quanto possibile i costi. Ad ogni modo, la situazione sui prezzi è diversa nelle diverse regioni, «la pressione sui prezzi è più forte negli Stati Uniti che in Europa», ha ricordato Tavares. Negli ultimi mesi, è stata Tesla la prima a intervenire al ribasso sui listini, seguita parzialmente da Ford.

«La nostra strategia sui prezzi non è di congelarli ma quella di estrarre il miglior valore dal mercato. Vogliamo monetizzare il valore che creiamo», ha specificato Tavares. Per quanto riguarda l’Europa, la situazione è diversa, con una pressione inferiore. «In Europa c’è un “appetito” significativo per le auto. Le persone vogliono comprare auto e a volte noi siamo stati sorpresi dall’andamento del mercato», ha continuato il manager, dicendosi «fiducioso che non avremo problemi con il portafoglio ordini. Faremo qualche aggiustamento ma sempre con equilibrio tra redditività e costi», concludendo che «i nostri prodotti sono «attraenti».

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero