Tavares: «Addio a Italia è fake news, da noi 5 miliardi in 5 anni. Se entrano i cinesi a rischio i siti di Stellantis»

L'amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares
Stellantis non lascerà l'Italia, sono solo "fake news messe in giro perché si vogliono aprire le porte ai cinesi". L'amministratore delegato,...

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Stellantis non lascerà l'Italia, sono solo "fake news messe in giro perché si vogliono aprire le porte ai cinesi". L'amministratore delegato, Carlos Tavares, vuole sgomberare il campo da ogni equivoco, ricorda che il gruppo negli ultimi cinque anni ha investito in Italia 5 miliardi di euro, ma coglie anche l'occasione per mandare un messaggio chiaro al governo. "Se qualcuno vuole introdurli in Italia sarà responsabile delle decisioni impopolari che potremmo prendere. Se perdiamo quote di mercato serviranno meno stabilimenti. Noi combatteremo, ma quando si combatte possono esserci vittime. Non usciremo vincitori senza cicatrici", avverte Tavares. "E' Stellantis che deve rassicurare l'Italia, non l'Italia che deve rassicurare Stellantis. L'Italia è l'unico Paese in Europa con un'unica casa automobilistica. E' un'anomalia che va sanata", replica il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Tavares è a Mirafiori per l'inaugurazione della linea delle trasmissioni elettrificate a doppia frizione, con una produzione a regime di 600.000 unità all'anno. Contribuiranno ad alimentare la futura generazione di vetture ibride Stellantis. E' un nuovo tassello del progetto Mirafiori Automotive Park 2030, di cui fanno parte il Battery Technology Center, il Circular Economy Hub e il green campus.

Ai sindacati, che incontra prima dell'evento, e alle istituzioni, Tavares ribadisce che Mirafiori - dove oggi si producono la 500 elettrica e le Maserati e si fa tanta cassa integrazione - è il cuore di Stellantis. Non c'è però il nuovo modello auto come vorrebbero i sindacati che il 12 aprile manifesteranno a Torino, per la prima volta dopo anni insieme, per chiedere il rilancio della fabbrica. Una iniziativa alla quale hanno aderito anche il sindaco Stefano Lo Russo e il governatore del Piemonte Alberto Cirio. La più scontenta è la Fiom che mette in evidenza "la mancanza di novità", mentre per gli altri sindacati l'incontro è stato comunque utile per mettere a fuoco le richieste necessarie a rafforzare la presenza di Stellantis in Italia. Cirio e Lo Russo assicurano all'azienda massima collaborazione "con spirito pragmatico" e "senza nostalgia del passato". Per Mirafiori Tavares annuncia un ulteriore investimento di 100 milioni di euro per aumentare il potenziale della Fiat 500e, con una piattaforma che integrerà la tecnologia delle batterie di nuova generazione per rendere il modello più accessibile, con un aumento della produzione sostenuta dagli incentivi.

"Sono state fatte tante promesse ai consumatori italiani per facilitare l'accesso ai veicoli elettrici, ma gli incentivi non sono ancora arrivati. Siamo sempre in attesa. Quindi investiamo", spiega il manager che non esclude neppure che la produzione della Panda a Pomigliano possa proseguire fino al 2030. Davide Mele, responsabile corporate affairs di Stellantis Italia rassicura anche sul futuro della presenza ingegneristica in Italia e a Torino considerata strategica Nell'incontro con la stampa Tavares non commenta l'inchiesta sull'eredità di Marella Agnelli che coinvolge il presidente di Stellantis John Elkann. "La governance di Stellantis e il lavoro del cda sotto la presidenza di Elkann funzionano benissimo danno stabilità all'azienda, Devo ringraziare Elkann per come presiede l'azienda. I nostri dipendenti hanno benefici da una governance stabile. Il resto riguarda la sfera privata di Elkann che non posso commentare". Dopo Torino Tavares partecipa alla presentazione dell'Alfa Romeo Milano, la nuova compatta del Biscione. "Qualcuno voleva comprare l'Alfa, ma è forse il 'gioiello' dei nostri 14 brand. Non scherziamo", osserva il manager. 

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Il Messaggero