Sportspace, la concept car di prestigio: manifesto di una Kia che pensa premium

Il concept Sportspace esposto da Kia al salone di Ginevra
GINEVRA – Secondo qualche osservatore è la più bella sorpresa del Salone di Ginevra. Un giudizio che conferma come la marcia di avvicinamento della Kia ai...

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GINEVRA – Secondo qualche osservatore è la più bella sorpresa del Salone di Ginevra. Un giudizio che conferma come la marcia di avvicinamento della Kia ai piani alti del mercato proceda senza pause in termini di qualità, tecnologia e stile. Oggetto degli apprezzamenti è l’undicesima concept car sviluppata dal Centro di Design europeo Kia di Francoforte affidato alla responsabilità di Gregory Guillaume.


È stata presentata come una vettura di fascia medio-alta a vocazione fortemente trasversale, non inquadrabile in alcuna categoria convenzionale. Una declinazione elegante e originale del concetto di Grand Tourer, vettura dinamica e funzionale adatta a ogni impiego, a proprio agio sui lunghi percorsi, veloce e riposante negli spostamenti di lavoro, ideale compagna nel tempo libero grazie alle quattro comode poltrone singole scelte per enfatizzare l’eleganza e il comfort di un abitacolo che sembra un salotto.

Dal punto di vista stilistico, la Sportspace esibisce linee filanti, un eccellente equilibrio delle proporzioni, la piena sintonia tra le diverse facce della vettura che rappresenta uno dei punti fermi della filosofia stilistica di Peter Schreyer. «Una delle sfide più difficili e stimolanti» la definisce il designer tedesco che dopo aver rivoluzionato il look Kia è stato chiamato – con il titolo ad personam di President mai attribuita prima a un non coreano – a sovrintendere al design di tutto il gruppo Hyundai-Kia.

In effetti la Sportspace colpisce per la fluidità del raccordo tra il frontale, reso più importante dalla classica calandra “tiger nose” che corre a tutta larghezza arrivando a inglobare i gruppi ottici, la fiancata dall’andamento fluido che ricorda quello di un coupé e la coda pulita ed essenziale, priva di inutili fronzoli ma non per questo meno importante, e in questo senso coerente con la taglia di una vettura che sfiora i 5 metri di lunghezza (per la precisione, 4.855 mm).

Pur trattandosi di un’auto trasversale, la carrozzeria s’ispira senza dubbio al mondo delle station wagon. In effetti, la Sportspace potrebbe anticipare con tratti estetici molto vicini a quelli definitivi la versione familiare della Optima di prossima generazione, la berlina al top della Kia che – a differenza del modello attuale – dovrebbe arrivare anche in Italia, probabilmente entro la fine dell’anno.


Con questa ammiraglia la concept car svelata a Ginevra condivide la propulsione: nel cofano c’è infatti l’ibrido-diesel T-Hybrid che ha debuttato all’ultimo Salone di Parigi proprio con la Optima concept. Si tratta di un’architettura originale Kia basata sul turbodiesel 1.7 CRDi (e quindi realizzata pensando all’Europa) il cui turbo è stato rimpiazzato da un compressore elettrico, abbinato a un piccolo motore elettrico. Il sistema da 170 cv complessivi vanta una velocità massima di 220 km orari con emissioni medie di CO2 di 90 g/km.

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Il Messaggero