Skoda, a Parigi mostra il futuro nel concept Vision RS. Sportività, ma anche sostenibilità e digitalizzazione

Il teaser della Skoda Vision RS che sarà presentata a Parigi
PARIGI - Quando Oliver Stefani, designer di Volkswagen, venne trasferito dai vertici del Gruppo tedesco alla controllata Skoda (era il mese di settembre del 2017) il compito...

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PARIGI - Quando Oliver Stefani, designer di Volkswagen, venne trasferito dai vertici del Gruppo tedesco alla controllata Skoda (era il mese di settembre del 2017) il compito assegnatogli fu preciso: con una squadra di 150 persone di diversa estrazione culturale (provengono da 26 Paesi diversi) avrebbe dovuto ridefinire il futuro stilistico del marchio boemo rendendolo appetibile su scala globale. In particolare, la mission era mirata a dare un’impronta più sportiva ai modelli del futuro, ma senza trascurare valori emergenti come la sostenibilità e la digitalizzazione.


Compito non facile, e tuttavia dal gruppo di lavoro che opera sulle rive del fiume Jizera, in una villa dell’800 non lontana da Mlada Boleslav (sede storica dell’azienda della Repubblica Ceca) è venuto fuori un primo concept molto interessante, che al Salone di Parigi recita un ruolo da star nello stand della Skoda.

E’ la Vision RS, prototipo di crossover sportivo di dimensioni medie (4,35 metri) con cui la Skoda indica la strada che verrà seguita per ridefinire il linguaggio stilistico del marchio e arrivare alla definizione della futura gamma sportiva. Più in particolare, è opinione diffusa che dalla Vision RS scaturirà la futura Skoda Rapid. Ma è presto per sbilanciarsi.

Lunga 4,35 metri, larga 1,80, la Vision RS si fa notare per il tetto piuttosto basso (l’altezza dell’auto è di 1,43 metri): ciò contribuisce a conferire al veicolo un’impronta sportiva, accentuata dal grande alettone e dal vistoso diffusore posteriori prim’ancora che dall’aspetto del frontale, con fari sottili e grandi prese d’aria ben in vista.

Anche gli interni della Vision RS si fanno notare, in questo caso per soluzioni avveniristiche, con sedili che sembrano fluttuare, elementi in carbonio e cristallo, effetti di luce ad alto impatto e riferimenti legati al motorsport. Ma la visione del futuro, come detto, riguarda anche altri aspetti. La Vision RS viene presentata dunque come auto elettrica a emissioni zero. E non solo: in funzione della sostenibilità le fibre degli elementi in carbonio sono state realizzate al 100% in poliestere riciclato e il rivestimento dei sedili è in alcantara, fibra sintetica realizzata con tecniche a basso impatto ambientale.

La strumentazione è in linea con il resto, caratterizzata da enormi schermi per il quadro strumenti digitale, touchscreen per l’infotainment e controllo tattile anche per clima e pannello lcd, in modo da semplificare l’accesso alle informazioni e la regolazione delle varie modalità di guida.

Al di là del concept Vision RS, a Parigi sono stati illustrati anche i progetti che entro il 2025 trasformeranno la Casa boema da produttore a fornitore di servizi per la mobilità. “Intendiamo dimostrare come il conducente e le infrastrutture stiano diventando sempre più connessi” dicono in casa Skoda. E per questo nello stand allestito a Parigi i visitatori vengono messi in condizione di sperimentare tecnologie e servizi che semplificano la gestione del quotidiano grazie alla digitalizzazione.

Nello spazio dedicato alla User Experience, i visitatori possono creare un proprio avatar e vivere una giornata-tipo durante la quale le incombenze del quotidiano saranno risolte e semplificate proprio grazie a innovazioni e servizi di mobilità realizzati da Skoda Auto DigiLab.


La piattaforma di car-sharing HoppyGo, del resto, è già una delle maggiori della Repubblica Ceca. Offre un servizio di mobilità flessibile a cui accedere attraverso una semplice App dello smartphone. Oltre all’App Skoda Connect, vengono presentate anche le funzionalità dell’assistente vocale Skoda Connect Alexa, che permette di accedere alle informazioni sullo stato dell’auto da remoto e, viceversa, di avere il controllo domotico della propria abitazione dall’auto. Il sistema, però, sarà disponibile in un primo momento soltanto in lingua inglese, tedesca e francese, non in italiano.

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Il Messaggero