Scossa Mini. Arriva la Cooper SE, il primo modello a batterie: spiccano piacere di guida e sportività

La Mini Cooper SE elettrica
MIAMI - L’idea un po’ sconcerta i puristi dell’adrenalina, gli irriducibili del pistone che da sempre associano la Mini a un concentrato di rombante...

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MIAMI - L’idea un po’ sconcerta i puristi dell’adrenalina, gli irriducibili del pistone che da sempre associano la Mini a un concentrato di rombante sportività. Quelli che un mese fa applaudirono a Los Angeles il debutto della John Cooper Works GP da 306 Cv, o i fan di Carlos Sainz che a 57 anni ha portato proprio una Mini dalle prestazioni “monstre” al trionfo nell’ultima Dakar. Ma il mondo cambia e l’icona britannica è oggi emblema dell’evoluzione totale. Dopo la Countryman plug-in hybrid che nel 2017 avviò l’elettrificazione del brand-gioiello di Bmw firmando una svolta imprescindibile, ecco la Cooper SE. La prima Mini totalmente elettrica. Una rivoluzione tecnologica e filosofica che parte dalla Florida, polmone verde (con la California) di quell’America che nonostante il “negazionista” Donald Trump è all’avanguardia nella mobilità a emissioni zero.


Miami è il teatro del debutto, con i suoi scenografici panorami, le ampie freeway affacciate sull’oceano e un’impareggiabile forza di seduzione. L’Institute of Contemporary Art, nel distretto glamour del design, è stato “brandizzato” per ospitare il cuore operativo dell’evento. Ottanta miglia su percorsi diversi per scoprire quanto la Cooper SE (dove E sta ovviamente per electric) conservi dell’originale Dna del modello.


La prima Mini a batteria lancia una sfida importante tra le compatte premium virtuose. E lo fa regalando al primo test impressioni positive. Il look è immediatamente riconoscibile grazie all’ampia fascia gialla che caratterizza il frontale in cui la griglia è sostituita da un pannello senza feritoie, non essendo necessaria la presa d’aria, e gialli sono anche i retrovisori esterni e lo sportello per la ricarica, sulla fiancata destra. Il posteriore è ovviamente privo di scappamento, i fanali hanno Led che richiamano il disegno della Union Jack.
Dettagli studiati per ribadire lo status della vettura. Stesse dimensioni della Cooper a tre porte da cui la SE deriva, dunque 3,84 metri di lunghezza e 1,72 di larghezza, ma quasi 2 cm di altezza in più per ospitare le batterie sotto al pianale. Pesa 145 kg in più (1.365 kg in totale). L’agilità della Cooper SE non è mai penalizzata, perfino il caratteristico go-kart feeling è felicemente preservato rendendo la guida reattiva, diretta e piacevole anche in curva. Il posizionamento dei 12 moduli che ospitano le batterie al litio (32,6 kWh) assicura equilibrio e un handling eccellente, il baricentro basso è ideale per una compatta di estrazione sportiva.

Il motore elettrico è sull’asse anteriore: 184 cv con 270 Nm di coppia immediatamente erogata, come in tutte le elettriche, per uno scatto bruciante in stile-Mini. Accelera da 0 a 100 km/h in soli 7,3”, la velocità massima è autolimitata a 150 km l’ora. I consumi, compresi tra 13,2 e 15 kWh per 100 km, vengono costantemente visualizzati sull’inedito quadro strumenti digitale da 5,5” che offre le principali informazioni anche sull’efficienza della carica e sull’energia residua. L’autonomia non è da urlo: da 235 a 270 km in base all’utilizzo. Ideale, dicono i tecnici, per l’utilizzo prevalente in aree urbane e suburbane. In compenso la ricarica è rapida, appena 35 minuti per recuperare l’80% dell’energia da una stazione pubblica a 50 kW (per raggiungere il 100% però serve un’ora e un quarto), mentre dalla Wallbox domestica servono rispettivamente 2,5 e 3,5 ore (se a 11 kW) o 3,2 e 4,2 ore. I cavi sono forniti di serie, ospitati nel vano bagagli che mantiene una capienza di 211 litri, quanto basta per due trolley.

La Mini Cooper SE prevede 4 modalità di guida (Sport, Mid, Green e Green+) che ne determinano dinamica, comfort e consumi, ma la novità più interessante è poter scegliere tra due livelli di recupero energetico in frenata: con il più potente si guida utilizzando il solo pedale dell’acceleratore, perché la vettura frena fino all’arresto completo quando si alza il piede. Ci si adatta in fretta, dopo qualche beccheggio iniziale per affinare la sensibilità. Come in tutte le Mini, a centro plancia troneggia il display circolare con schermo touch da 6,5” circondato da Led che si colorano in base alle informazioni da trasmettere (stile di guida più o meno green o eventuali situazioni di pericolo). Il Connected Navigation compatibile con Apple Car Play si aggiorna in tempo reale. Sono disponibili tutti i più sofisticati sistemi di assistenza e di intrattenimento, di serie o in opzione in base alle versioni.


E qui debutta una novità di marketing fedele allo stile sbarazzino del brand: poiché questa Cooper SE è un “abito” cucito su misura per ogni tipo di cliente, la si “indossa” proprio come un maglione. Le taglie S, M, L e XL indicano gli allestimenti e i relativi crescenti livelli di dotazione. La nuova Mini sarà nelle concessionarie dal 6 marzo con un listino che varia da 33.900 euro (la Small) a 41.650 (la XL). Usufruendo degli incentivi, che raggiungono il top in Lombardia, si partirà tuttavia da una soglia di poco superiore ai 27 mila euro.
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Il Messaggero