Duro botta e risposta tra l'ad di Eni Paolo Scaroni e la Fiat. A scatenare la polemica è una frase di Scaroni che definisce un problema il fatto che il Lingotto non investa...
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Scaroni. «Quando sento che Fiat non investe in Italia penso che questo sia un problema per il Paese», ha detto Scaroni a margine del lancio a Milano della campagna istituzionale di Eni 'Diamo all'energia un'energia nuova'. «Noi - ha fatto notare Scaroni - continuiamo a investire in Italia molto più degli altri: 8 miliardi di euro nei prossimi quattro anni». Gli investimenti saranno incentrati, ha spiegato, in raffinazione, petrolchimica e «un po'» in esplorazioni per idrocarburi.
La replica della Fiat. «Le dichiarazioni dell'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, dimostrano che evidentemente non è per nulla informato su quanto la Fiat sta investendo e investirà nel prossimo futuro in Italia». Così ha replicato un portavoce del Lingotto. «Vale forse la pena ricordargli che per lo stabilimento di Pomigliano, completamente rinnovato, sono stati investiti 800 milioni di euro. A Melfi è in corso l'allestimento delle linee, che produrranno due nuovi modelli dei marchi Fiat e Jeep, per un costo complessivo di circa un miliardo di euro. Una analoga cifra è stata stanziata per lo stabilimento di Grugliasco, nei pressi di Torino, dove vengono prodotti due nuovissimi modelli della Maserati. Alla Sevel in Val di Sangro, dove produciamo il Ducato, investiremo 700 milioni di euro. E da ultimo, proprio nelle settimane scorse abbiamo annunciato un investimento di circa un miliardo a Mirafiori per i futuri modelli premium del Gruppo. E tutto questo solo per parlare degli stabilimenti dell'auto. Tutti questi investimenti sono la migliore testimonianza che la Fiat, malgrado una congiuntura economica molto negativa, crede nel futuro del nostro Paese». «Bene che la Fiat investa, come fa Eni, in Italia. È un bel segnale per il Paese», ha poi risposto in serata Scaroni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero